ACQUA COL CONTAGOCCE. MODICA, LAVAGGISTA SULL’ORLO DELLA CHIUSURA

Costretto a ridimensionare la propria attività per mancanza d’acqua. Si tratta del titolare di un autolavaggio, ubicato al quartiere d’Oriente, Ignazio Scarso, il quale da una settimana deve rinunciare a parte del proprio lavoro, per un guasto ad una pompa del pozzo che rifornisce la conduttura comunale del popoloso quartiere. Un guasto che non si è riusciti a riparare costringendo le autobotti convenzionate con il comune ad un tour de force per garantire il minimo indispensabile. Gli autolavaggi, ovviamente, possono lavorare soltanto se sono riforniti d’acqua ma, nel caso di Ignazio Scarso, l’acqua non arriva se non a giorni alterni o, eccezionalmente, una volta al giorno. “In una settimana – afferma Ignazio Scarso – il volume d’affari è precipitato vertiginosamente, perché mi hanno rifornito di cinquecento litri d’acqua al giorno e basta soltanto per lavare due macchine. A molti clienti ho dovuto dire di non potere prestare il servizio perché i serbatoi sono vuoti. Se questa situazione dovesse persistere, mi toccherà non solo ridimensionare l’attività ma, probabilmente, sarò costretto a chiudere l’autolavaggio fino a quando la situazione non si normalizzerà. Capisco – conclude Ignazio Scarso – che tutto il quartiere ha necessità di usufruire del servizio delle autobotti, ma qui si tratta del mantenimento della mia famiglia”. L’amaro sfogo del lavaggista potrebbe approdare sulla scrivania del proprio legale visto che, per colpe non derivanti dalla sua volontà ma da problemi che il comune non riesce a risolvere nel più breve tempo possibile, è nell’impossibilità di potere lavorare.

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