Bollette non pagate. L’Enel stacca la luce all’Albeghiero di Modica, di Chiaramonte e all’Agrario di Pozzallo

Bollette elettriche non pagate, l’Enel stacca la fornitura all’Istituto Alberghiero “Principi Grimaldi”. Ieri mattina molte classi erano al buio e gli insegnanti facevano fatica anche a firmare sul registro la presenza. Utilizzavano la luce prodotta dal telefonino per illuminare il registro. L’Enel vanta un maturato di circa tredicimila euro per fatture che risalgono, addirittura, al mese di agosto. I locali dove è ospitata la scuola, compresi i distaccamenti, sono di competenza della Provincia Regionale di Ragusa. L’ente per l’energia elettrica ha lasciato attiva la fornitura della sede centrale di Piazzale Oleandri, e ha ridotto al minimo indispensabile i distaccamenti di Via Salvatore Minardo e di Chiaramonte Gulfi, oltre alla sede del convitto in Via Trapani Rocciola. Stesso problema per l’azienda agraria di Contrada Scaro a Pozzallo(il “Grimaldi” ha l’indirizzo specifico)dove le coltivazioni rischiano di essere danneggiate per il disservizio. Forti le lamentele di docenti e studenti che si sono trovati a convivere con una situazione inverosimile. La Provincia Regionale dallo scorso mese di settembre non è in grado di pagare poiché non ha fondi in capitolo fino al prossimo mese di gennaio, ma già in agosto non aveva provveduto a “sanare” una bolletta della sede centrale. In settembre è stato avvisato il dirigente scolastico, Enzo Bonomo, riguardo ai problemi di bilancio per cui quest’ultimo ha dovuto prenderne atto, accollandosi l’onere di anticipare le somme. Ci sarebbero, poi, fatture non arrivate, probabilmente per un disservizio, per circa cinquemila euro, mentre altre sono state pagate con ritardo. Certamente questo si aggiunge a quelle non ancora estinte, inducendo l’Enel a interrompere l’erogazione. Ora, dunque, è arrivato il momento di muoversi e trovare una soluzione urgente per risolvere l’incresciosa vicenda perché da lunedì potrebbe scattare qualche azione di protesta da parte degli studenti e degli operatori scolastici in evidente disagio per tenere le lezioni al buio.

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