Ieri i Carabinieri della compagnia di Vittoria sono intervenuti in Contrada “Piano Arcieri”, zona rurale del comune di Chiaramonte Gulfi, in quanto al 112 era giunta giunta una telefonata da parte di una signora, che ha riferito che suo marito, con il quale si era lasciata da circa una settimana, le aveva manifestato l’intenzione di suicidarsi e di trovarsi presso la loro abitazione di campagna.
I carabinieri sono andati in quella campagna, ove hanno trovato effettivamente una persona sul bordo di un pozzo artesiano con una grossa corda legata al collo assicurata nell’arco in ferro ivi posto e con i piedi a penzoloni verso l’interno della cavità.
Alla vista della pattuglia dei carabinieri intervenuti l’uomo ha detto di non avvicinarsi, minacciando di buttarsi nel pozzo.
Comprendendo lo stato di alterazione e di profonda confusione mentale in cui versava il marito della signora e il pericolo che poteva causare l’eventuale movimento anche accidentale del soggetto, i carabinieri immediatamente si sono fermati, instaurando con lui un dialogo al fine di persuaderlo a desistere dall’insano gesto. nel frattempo giungeva sul posto un’ altra pattuglia, riuscendo insieme a convincere, con non poca fatica, a far scendere il soggetto portandolo pazientemente alla ragione.
Una volta messo al sicuro, l’uomo ha detto che era molto stressato a causa della recente separazione dalla moglie nonché a seguito di rilevanti problemi economici aggravatasi negli ultimi giorni a causa dello stato di disoccupazione in cui lo stesso da tempo versa.
Nonostante l’intervento dei militari e dopo circa un’ora di continuo dialogo dissuasivo il soggetto ha fatto capire apertamente di non abbandonare l’idea del suicidio e che non appena sarebbero andati via i carabinieri si sarebbe suicidato.
Alla fine i carabinieri lo hanno convinto a seguirli presso un bar per un caffè, poi l’uomo è stato accompagnato in caserma per incontrare il figlio di 19 anni col quale, dopo essersi sfogato, si è allontanato.