Il Comune di Vittoria dice no alle ricerche di idrocarburi in provincia

Il sindaco di Vittoria, Giuseppe Nicosia, assieme al primo cittadino di Caltagirone, Francesco Pignataro, e ai responsabili delle associazioni ambientaliste Valle del’Ippari di Vittoria, Il Carrubo di Ragusa, Il Cigno, Il Ramarro e il Fondo siciliano per la natura di Caltagirone, ha inviato una formale diffida all’Assessorato regionale Territorio e Ambiente – Servizio di valutazione ambientale strategica e di valutazione di impatto ambientale, affinché non venga rilasciato il giudizio positivo di compatibilità ambientale per le ricerche di idrocarburi liquidi e gassosi in un ampio territorio che comprende le province di Ragusa e Catania. L’iter della pratica è stato seguito dal vicesindaco di Vittoria, Salvatore Garofalo, e dall’assessore del comune di Caltagirone, Vincenzo Di Stefano.
“L’istanza presentata dalla società Enimed – dichiarano Nicosia e Garofalo – volta ad ottenere il permesso di ricerca in un’area che comprende i comuni di Ragusa, Santa Croce Camerina, Vittoria, Comiso, Acate, Chiaramonte Gulfi,Caltagirone e Mazzarrone,va respinta perché la zona interessata ha caratteristiche incompatibili con la ricerca e la coltivazione di idrocarburi, che peraltro rappresenta un’attività pericolosa, come dimostra l’inquinamento delle falde da metalli pesanti registratasi lo scorso maggio nella zona del pozzo Tresauro 2. Nell’area in questione, infatti, insistono siti di interesse comunitario, habitat e biotipi che vanno salvaguardati, insediamenti archeologici e vincoli paesaggistici, per non parlare delle falde acquifere e delle produzioni di pregio, che potrebbero subire danni irreparabili dalle perforazioni. Già da mesi la Regione è in possesso delle osservazioni presentate dal nostro Comune, e oggi, proprio in virtù di quelle osservazioni, che hanno come unico obiettivo la tutela del territorio e delle sue specificità, diffidiamo l’Assessorato competente al rilascio del giudizio positivo di compatibilità ambientale. Questa è una battaglia che deve vedere uniti le istituzioni e tutti coloro che hanno a cuore la salvaguardia del territorio e dell’ambiente; abbiamo già lottato e vinto una volta, contro chi minacciava la sorgente di Sciannacaporale, e lotteremo e vinceremo anche in questa occasione”.

Condividi su facebook
Facebook
Condividi su twitter
Twitter
Condividi su whatsapp
WhatsApp
Condividi su email
Email
Condividi su print
Stampa