SI E’ INSEDIATO IL NUOVO CONSIGLIO COMUNALE DI MODICA. GAROFALO IL NUOVO PRESIDENTE

Fuori dalle finestre sta tramontando il sole; in aula consiliare è l’alba della nuova legislatura. Sono le 20.32 quando il consigliere più anziano, per voti raccolti, accende il microfono e da inizio ai lavori della prima seduta del nuovo consiglio comunale di Modica. Tutti presenti, è la “logistica degli scranni” la prima novità. A sinistra dello scranno presidenziale si accomodano oltre ai consiglieri del Pd, di “Centrosinistra”, di “Nuova Prospettiva”, anche i consiglieri comunali autonomisti, tranne Nino Gerratana che siede tra i consiglieri d’opposizione, palesando quanto già espresso circa il dissenso alle scelte assunte dall’Mpa. Volti nuovi tanti, volti noti anche. Una miscela di esperienza e slancio caratterizzano il nuovo consiglio comunale. Tante le cravatte ed i volti emozionati. Tra questi il più giovane dei trenta, l’autonomista Leandro Aurnia, classe ’84. “Emozionato? Bè si, certo!” ammette, “noi lo siamo ancor di più” aggiunge il fratello Michelangelo seduto nella piccola tribunetta dell’aula. Mogli, figli, parenti ed amici assistono alla prima seduta. Tra gli astanti anche il candidato sindaco sconfitto, Giovanni Scucces, che porge la mano a tutti ed anche al Sindaco eletto, il suo competitor Buscema. Il primo intervento è del capogruppo dell’Mpa, Carmelo Scarso, che chiede d’anticipare al primo punto il giuramento dei consiglieri. Replica l’esponente dell’Udc, Paolo Nigro che chiede l’intervento del segretario comunale. Proposta approvata. Si passa al giuramento dei singoli consiglieri comunali. Inizia la trafila Tato Cavallino che, seguito dai ventinove colleghi, ripete a voce alta: “Giuro di adempiere le mie funzioni con scrupolo e coscienza, nell’interesse del Comune, in armonia con gli interessi della Repubblica e della Regione”. In aula il clima è comunque disteso. C’è l’aria da “primo giorno di scuola”. Maggioranza ed opposizione non sembrano ancor affilato le armi. Per gli screzi, gli attacchi e le risposte, le polemiche, le mozioni, le interrogazioni e le “liti” c’è tempo. Per intanto c’è da prendere confidenza con gli scranni e con i nuovi microfoni. Gli aveva inaugurati solo qualche mese l’ex presidente del consiglio Enzo Scarso, che adesso guarda tutti dallo scranno destinato all’amministrazione. Al suo fianco il Sindaco, Antonello Buscema. Ci sono volute, poi, cinque ore per eleggere il presidente del consiglio comunale. E’ Paolo Garofalo, 40 anni, veterinario, eletto nella lista MpA. Garofalo ha ottenuto 20 voti, tre in più del cartello della maggioranza, nove le schede bianche, una la nulla.

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