LA QUERELLE SULLE INFILTRAZIONI DAL CAMPETTO DELL’ORATORIO DON BOSCO DI MODICA. IL PERITO SI ESPRIME

Quindici giorni di tempo per depositare note difensive o accentuative di accuse. E’ il periodo concesso dal giudice monocratico del Tribunale di Modica, in sessione civile, Lucia De Bernardis, per chiudere la querelle che vede contrapposti la Parrocchia di Sant’Anna, al Quartiere d’Oriente, ed il proprietario di un immobile sottostante il campetto oratoriano dal quale scaturirebbero gravi infiltrazioni che stanno pregiudicando la condizione dell’esercizio commerciale. Il magistrato si è riservato di definire il procedimento entro una quindicina di giorni e, dunque, si esprimerà entro i primi di agosto, anche se la perizia eseguita dal Consulente Tecnico d’Ufficio sembra essere molto chiara. "E’ una relazione tecnica – dice l’avvocato Nino Frasca Caccia, che patrocina la presunta parte lesa – che ci da ragione nel senso che attribuisce le responsabilità delle persistenti infiltrazioni al tappetino in erba sintetica apposto alla sovrastante struttura sportiva dell’Oratorio Don Bosco che è stato installato male, non era del tipo adatto ed istallato sopra le solette, peraltro senza alcun tipo di aerazione, visto che mancano le bocchette d’aria". Questo stato di cose non consentirebbe il regolare deflusso dell’acqua piovana che si smaltisce, invece, infiltrandosi nella soletta e compromettendo i locali sottostanti. Il parroco, Don Ernesto Scarso, ha affidato la pratica all’avvocato Salvatore Giurdanella

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