Tribunale a rischio. Quasi una “guerra” legale tra gli avvocati di Modica e quelli di Ragusa

La presa di posizione dell’Aiga(Associazione Italiana Giovani Avvocati), della Camera Tributaria di Ragusa e della Camera Civile di Ragusa circa la legge delega sul riordino degli uffici giudiziari che potrebbe prevedere l’accentramento a Ragusa delle sedi del Tribunale di Modica, della Sezione distaccata del Tribunale di Vittoria, dei Giudici di Pace di Vittoria, Modica, Comiso, Chiaramonte, Ispica e Scicli, non è piaciuta ai colleghi di Modica che hanno immediatamente reagito. I tre organismi ragusani, com’è noto, che hanno chiesto al Ministro della Giustizia, al Presidente della Provincia e al Sindaco di Ragusa un riordino razionale della geografia giudiziaria, per creare un unico ufficio giudiziario a livello provinciale, manifestando soddisfazione per l’eventuale accorpamento dei due tribunali e chiedendo di individuare locali nelle vicinanze dell’attuale Palazzo di Giustizia, suggerendo, addirittura, l’ex Tribunale di Via Matteotti. Alla Provincia, invece, è stato chiesto che si proceda a un riordino della viabilità provinciale, così da consentire all’avvocatura e agli utenti il raggiungimento del Nuovo Ufficio Centralizzato da ogni parte della Provincia. L’avvocato Carmelo Scarso, noto penalista modicano e presidente del consiglio comunale, impegnato in prima linea per la difesa della struttura di Piazzale Beniamino Scucces, replica stizzito: “Giovani virgulti ragusani, allineati e coperti – dice – . La legge delega, notizia vecchia e non da ultima ora, non parla nè di Modica, nè di Vittoria nè, tantomenotantomenodi Ragusa. Non basta leggere, bisogna saper leggere. Attenti che, come insegna Esopo, certa uva è acida, molto acida per i vostri palati”. Anche l’avvocato Enzo Rizza, componente del consiglio direttivo della Camera Civile di Modica non l’ha presa bene la posizione degli esponenti ragusani. “Ai colleghi di Ragusa che sperano di lucrare qualche incarico professionale con l’accorpamento di Modica – ribatte – suggerisco di mettersi d’accordo con il loro Sindaco: noi i locali li abbiamo ed anche comodi. Abbiamo disponibili e pronti altri edifici per accogliere altri uffici senza spese(PalAzasi, Palazzo della Cultura)e li mettiamo a disposizione del Ministero. Se dovessimo andare a Ragusa, voi dovreste affittarne altri, invece. Di Pasquale ha detto chiaramente che non intende anticipare nulla allo Stato per le strutture giudiziarie, preannunciando di sospendere l’anticipazione di qualunque somma.
In ogni caso: state tranquilli. Il Foro di Modica ha una lunga tradizione di “extraterritorialità”. L’avvocato Pietro Borrometi era considerato uno dei migliori avvocati d’Italia. Dovere operare a Modica, a Ragusa, a Catania o a Roma, non cambia nulla. Ci saremo comunque e saremo sempre disponibili a dare le lezioni di fair play per le quali siamo stati e siamo apprezzati ovunque”. Toni, questi, sulla falsariga della preoccupazione dell’avvocato Mimmo Barone di Ragusa che teme la perdita del Tribunale per mancanza di locali. Ma in questo caso, Modica non aveva correttamente battuto ciglio.

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