I vigili del Fuoco, in provincia di Ragusa(paradosso)senza acqua calda

La congiuntura economica, la necessità di tagli alla pubblica amministrazione, investe anche il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, cui personale è presente presso le sedi di servizio H 24, per svolgere i compiti istituzionali a cui è proposto, al servizio della cittadinanza, in qualunque situazione anche atmosferica.
I tagli non hanno tenuto in considerazione la necessità di garantire nelle sedi di servizio il riscaldamento, e la produzione di acqua sanitaria. Dal 27 dicembre, le sedi della provincia di Ragusa sono al freddo e, conseguentemente, il personale operativo che presta servizio per 12 ore, non ha al rientro dagli interventi di soccorso la possibilità di lavarsi, se non con acqua fredda.
L’installazione di una caldaia a metano presso la sede centrale di Ragusa, progetto redatto già qualche anno fa, che doveva essere messo in cantiere dalla provincia Regionale, essendo l’immobile di proprietà della provincia, non ha ancora visto la luce. Il rischio ancor più grave che nella congiuntura economica in atto abbia a mancare anche il carburante per gli automezzi.
“E’ bene dicono Cgil, Fns Cisl, Confsal e Conapo, attraverso Roberto Vitale, Biagio Carrieri, Salvatore Guastella e Roberto Viola – che i cittadini siano informati sullo stato dei disagi che stiamo vivendo, come Vigili del Fuoco di Ragusa.
In assenza di risposte in tempi brevi, oggi abbiamo incontrato i rappresentanti della provincia regionale di Ragusa, nei prossimi giorni chiederemo un incontro al Prefetto, saremo costretti a dichiarare lo stato di agitazione, riservandoci eventuali altre forme civili di lotta, anche al fine di rendere noti i disagi alla collettività locale, ed ai vertici della nostra Amministrazione.

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