Pronto Soccorso del “Maggiore” di Modica. Tanta abnegazione del personale sanitario, ma grosse difficoltà

Tre codici rossi, personale dimezzato, locali inospitali. Ieri il Pronto Soccorso dell’Ospedale “Maggiore” ha rischiato il collasso quando si è trovato a gestire tre codici rossi quasi in contemporanea oltre agli altri accessi che hanno dovuto aspettare ore e ore. Un solo medico in servizio oltre al primario, Carmelo Scarso, carenza anche di infermieri e personale ausiliario e carenza di posti letto nel nosocomio sono il quadro di una situazione chiaramente non più sostenibile. In più decine di persone in attesa in front ospice inadeguato, in accogliente e rischioso. Ieri mattina in alcuni momenti solo l’abnegazione del personale in servizio ha potuto sopperire alle grossissime difficoltà. Il Pronto Soccorso raccoglie migliaia di accessi non solo da Modica ma anche da Scicli, Pozzallo, Ispica, Rosolini Pachino, Porto Palo, Noto e Avola. Oggi si è a rischio collasso. Troppe le emergenze, i carichi di lavoro, le responsabilità su un fabbisogno enorme. Dall’esterno non ci si rende conto dei “salti mortali” che si fanno. Ecco uno dei tanti commenti polemici: “Ho dovuto fare i conti con la celerità di cui si fregia il reparto di Pronto Soccorso di Modica – dice F.A. -. Non si capisce se i cosiddetti codici servano a ingarbugliare le acque e non distinguere più la realtà,– ricerca di aiuto in un momento d’incapacità fisica,– con quella di un’ipotetica visione di una sala dopolavoro ove è possibile trascorrere delle ore salubri in compagnia. Tutto ciò deriva da scarsità di personale, da burocrazia o da altro non si sa. Chi ha bisogno del Pronto soccorso si munisca di una buona dose di pazienza perché, forse, sono queste le direttive organizzative. Non si riesce ad avere ascolto prima di 4 – 5 ore”. Si resta, intanto, nell’attesa di una ristrutturazione dei locali per i quali c’è un progetto di un dimensionamento più ampio con l’impiego di aree già sgombre da reparti trasferiti nella nuova area. Si dovrebbe andare a giorni a indire la gara d’appalto.

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