Indagine Agesp. Modica, il Gup assolve imprenditori e dipendenti comunali

Tutti assolti dalle accuse di associazione per delinquere, peculato o truffa, gli imputati. Lo ha deciso  il Gup del Tribunale, Lucia De Bernardin, che si è occupato del processo sull’inchiesta riguardo l’affidamento complessivo del servizio di igiene ambientale di Modica all’Agesp e sull’ampliamento del personale della società. Coinvolti nella vicenda giudiziaria Gregory Bongiorno, legale rappresentante dell’Agesp, l’azienda di Castellammare del Golfo che fino al 31 dicembre 2006 gestì a Modica il servizio di igiene ambientale, difeso dall’avvocato Luca Russo, e quattro dipendenti del Comune di Modica che si erano succeduti nel ruolo di dirigente del settore, Maria Nero, difesa dall’avvocato Vincenzo Iozzia, Francesco Paolino, difeso dall’avvocato Luigi Piccione, Anita Portelli, difesa da Giorgio Assenza, e Virgilio Polara, difeso da Elisa Vecchio e Giovanni Di Pasquale. Imputata era anche la stessa società trapanese. Il pubblico ministero, che aveva chiesto il rinvio a giudizio per tutti, contestava ben diciannove capi d’imputazione all’azienda e all’originaria titolare, già deceduta. Tutto si rifaceva al periodo in
cui il Comune decise di affidare parzialmente il servizio al privato, mantenendo solo il quartiere Sorda. La parte privata era, appunto, l’Agesp. L’ente civico metteva a disposizione circa trenta operatori ecologici che, però, non riuscivano a garantire il fabbisogno tant’è che alla fine l’amministrazione comunale optò per una gestione totale del servizio di spazzamento, raccolta e smaltimento della nettezza urbana all’Agesp. Il numero del personale comunale aggregato a quello del privato non era in grado di coprire l’intero territorio ed allora sarebbe stata consentita l’assunzione di altri operatori ecologici. Emerse anche l’esigenza di una presenza di netturbini nei giorni festivi per non lasciare, in particolare il centro cittadino, sporco. Per questo motivo era stato previsto nell’appalto lo spazzamento dell’area centrale anche nei giorni festivi con l’impiego di due operatori ecologici, un autocompattatore con autista, e una motoape con autista. I costi lievitarono, anche se nei festivi il centro cittadino si presentava effettivamente più vivibile. Nell’inchiesta rientrava anche l’attività espletata durante la manifestazione Eurochocolate negli anni sotto osservazione della magistratura inquirente(tra il 2001 e il 31 dicembre 2006), i cui costi furono ritenuti eccessivi dalla Guardia di Finanza. I cinque imputati e l’Agesp sono stati assolti perchè il fatto non sussiste dall’accusa di associazione per delinquere finalizzata alla truffa e al peculato, mentre è stato pronunciato il “non luogo a procedere” perchè il fatto non costituisce reato per una truffa aggravata, cinque truffe e sette presunti episodi di peculato.

Condividi su facebook
Facebook
Condividi su twitter
Twitter
Condividi su whatsapp
WhatsApp
Condividi su email
Email
Condividi su print
Stampa