Consiglio Comunale di Modica. Esaurito l’ordine del giorno. Approvata una mozione e due odg Solidarietà e adesione alla protesta in atto in Sicilia delle categorie produttive

Dopo quattro ore e mezza di lavori il consiglio comunale ha approvato, dopo la question time iniziale, tutti i punti all’ordine del giorno. La modifica allo Statuto della Servizi per Modica che consentirà ai 12 operatori della sosta di poter essere assorbiti dalla società in house e risolve una questione dibattuta da tempo; l’adesione alla costituenda società consortile miste arl denominata “Distretto turistico del Sud –Est; un ordine del giorno sullo smantellamento della tratta ferroviaria SR – RG – Gela ( presentatore il consigliere Nino Cerruto ); la mozione di indirizzo su “Accertamenti anni pregressi e modifica regolamento TARSU” ( presentatore il consigliere Paolo Nigro ); il riconoscimento del debito fuori bilancio a fronte di 9 sentenze esecutive.
Approvato a maggioranza anche un ordine del giorno di solidarietà ed adesione alla vertenza in atto su scala regionale di autotrasportatori,artigiani, pescatori, commercianti e agricoltori che si protrarrà sino a venerdì. Presenti diciotto consiglieri il consiglio si apre con la question time.
Ad aprirla il capogruppo SEL Vito D’Antona che interroga sul progetto di riqualificazione del quartiere “Vignazza”. Dichiara di essersi fidato sulla bontà e sull’obiettivo del progetto trattandosi di un riqualificazione di un quartiere. Le perplessità del soprintende Alessandro Ferrara su questa questione lo ha indotto a fare delle verifiche. Ed ha appurato di un progetto di cementificazione del quartiere Vignazza. Ritiene che l’amministrazione ha tutti i poteri per potere intervenire in questo accordo tra pubblico e privato in cui l’Ente partecipa con la cessione di un terreno pari ad un contributo di 400 mila euro. Si tratta della costruzione di sette edifici, pericolosamente sull’alveo del torrente “ Pozzo dei Pruni”, con la realizzazione di trenta mila cubi di cemento armato. Si tratta di un’operazione rischiosa. Si sarebbe dovuto, invece, riqualificare il quartiere attraverso il recupero dell’esistente che darebbe lavoro vero per decenni. Chiede all’amministrazione di bloccare il progetto e rivedere il tutto.
Il Sindaco risponde sostenendo che la vicenda si presta alla strumentalizzazioni. Si dichiara tranquillo perché l’amministrazione è nelle condizioni di poter intervenire e come intervenire.
Il progetto,peraltro con bando pubblico, ha previsto questa tipologia di costruzione; nessuno ha partecipato proponendo la riqualificazione dell’esistente. Il progetto è stato finanziato per 17 milioni di euro essendo entrato utilmente in graduatoria. Avuto il finanziamento il progetto dovrà passare dal consiglio comunale che potrà fare le legittime valutazioni di merito; anzi il Sindaco propone che il progetto venga portato nel quartiere. Consiglio e cittadini residenti dovranno decidere cosa fare. Il Sindaco ritiene che la fila dei palazzi non pregiudica l’alveo del torrente,( la parte interessata è coperta) ma l’amministrazione ha tutto l’interesse di sentire sia il civico consesso che i cittadini su questa questione insieme si assumeranno le decisioni sul da farsi. Intanto è stata data direttiva gli uffici per realizzare su un rendering per avere un quadro corretto della situazione.
Nella replica l’interrogante sostiene che l’iter non è stato bloccato; si dichiara insoddisfatto della risposta in quanto tutta la procedura non doveva portarsi avanti visto il progetto.
Il consigliere dell’MPA Leonardo Aurnia interroga il Sindaco sui lavori del contratto di quartiere sostenendo che i lavori, non ancora consegnati, sull’asse viario non sono stati realizzati a regola d’arte. Invita il primo cittadino, unitamente all’assessore Giuseppe Sammito ad un sopralluogo per verificare questo stato di cose.
Il Sindaco ritiene che quei lavori andavano fatti con più calma; tropo le pressioni per realizzare le opere e liberare gli spazi. L’Assessore Sammito è costantemente in contatto con l’impresa e afferma che i lavori sono complessi perché riguardano tutto il quartiere. I lavori devono essere ancora consegnati e quindi prima di questo c’è la possibilità di intervenire.
L’interrogante ritiene che le pressioni sulla tempistica non possono condizionare la bontà dei lavori. Auspica un sopralluogo per fare una verifica.
Si passa all’ordine del giorno dei lavori con la modifica dello statuto della servizi per Modica per inserire la gestione della sosta. Il presidente del consiglio comunale elenca tutte le attività di gestione della SPM includendo anche quelli della sosta ( leggasi ramo zone blu).
Il consigliere Nino Cerruto di “Nuova prospettiva” ritiene che dopo il referendum si sono aperte nuove possibilità nel senso che anche i servizi che hanno una rilevante capacità economica possono essere gestiti in house e fa una cronistoria della gestione dei servizi. Si parlò, vedi MPA, di progetto di finanza ovvero il privato che avrebbe garantito il servizio.
Pone il dubbio se una società che gestisce beni strumentali può gestire anche società di rilevanza economica. Al limite si potrebbe fare un’altra società in house nel mentre l’ente, su indicazione della Corte dei Conti, deve limitare la spesa del personale. Il buon senso sarebbe quello che la SPM possa gestire anche questo tipo di servizio in house, ma ritiene che la legge su questo punto non è chiara e propone un parere all’Autorità del Garante. Rimane ferma l’esigenza di preservare l’occupazione. Dichiara il suo voto d’astensione perché la delibera non lo convince.
Il capogruppo del Territorio Paolo Nigro si chiede come mai non è stata inserita nel corpo della delibera la mozione D’Antona peraltro approvata dal consiglio nella quale si prendeva atto che la normativa prendeva atto della liberizzazioni che porta al ricorso al mercato.
Il consigliere Giovanni Migliore ritiene che la orma ha dissipato ogni preoccupazione e si vuole fare solo strumentalizzazione politica. La questione è semplice: bisogna solo aggiungere allo statuto la gestione del servizio di sosta e annuncia il voto favorevole.
Il consigliere Sel Vito D’Antona ritiene che non sussistono dubbi; il comma che prevede che il servizio non ha rilevanza economica, che si gestisce sotto la soglia di 900 mila euro l’anno il nostro caso, rientra tra quelli che possono essere gestiti in società in house. Non è il caso di costituire una seconda società evitando di caricare oneri in capo al Comune; basta fare la modifica allo statuto della SPM inserendo anche la gestione della sosta dove peraltro il servizio è attivo.
Il consigliere del PDL Michele D’Urso è per andare avanti sul problema senza tentennamenti; bisogna ridare dignità a questo servizio ed è certo di interpretare l’opinione del consiglio e quindi si dichiara d’accordo alla modifica dello Statuto.
Il capogruppo del PID Giorgio Stracquadanio ritiene che la questione è chiara; il consiglio la condivide e con esso anche l’amministrazione. Stasera si vota un atto di giustizia nei confronti dei dodici lavoratori della sosta che hanno subito umiliazioni e sacrifici duri. Gli unici a non avere un euro di remunerazione per le festività di Natale.
Il capogruppo dell’Mpa Silvio Iabichella sostiene che mai è stato posto in discussione il posto di lavoro per questi dipendenti. Ritiene che l’atto che si andrà a votare è un atto legittimo atteso che la Legge Bersani è stata superata. Esprime il voto favorevole del gruppo.
Il consigliere dell’UDC Concetto Puccia auspica il voto della delibera per dare certezza a questi lavoratori. Annuncia il voto favorevole alla delibera.
Si passa alla fase della votazione con un emendamento, firmato dai consiglieri, che pone la gestione della sosta entro i limiti di spesa dettati dalla legge ( art 4 del DL 13/08/2011 n° 138 e successive modificazioni).
Ai voti l’emendamento passa a maggioranza con 21 favorevoli e un astenuto.
Il secondo emendamento, proposto dal capogruppo del Territorio Paolo Nigro, relativo al cambio della dizione materiale da società a servizi per Modica nel corso dello Statuto, viene votato a maggioranza con 21 favorevoli e un astenuto.
L’intera delibera viene votata a maggioranza con 21 voti a favore e un astenuto. La delibera ottiene l’immediata esecutività.
Il consiglio passa a discutere l’adesione alla costituenda Società Consortile Mista arl denominata “Distretti Turistico del SUD-EST”. Si tratta della costituzione del distretto turistico del SUD-EST.
Il consiglio è chiamato, con l’adesione, ad approvare lo statuto del distretto. Il parere della commissione è favorevole ( un solo astenuto)
Ai voti il punto viene votato a maggioranza con sedici voti favorevoli e cinque astenuti. La delibera viene dotata di immediata esecutività.
Il consigliere Nino Cerruto illustra l’ordine del giorno su smantellamento tratta ferroviaria SR – RG -Gela ( si allega al comunicato). Il consigliere Giovanni Migliore ritiene che l’ordine del giorno va valutato con molta attenzione e sarebbe necessario quanta più eco possibile al documento.
Ai voti l’ordine del giorno passa con sedici favorevoli e un astenuto.
Il capogruppo del territorio Paolo Nigro illustra la mozione di indirizzo “ Accertamenti anni pregressi e modifica regolamento Tarsu”. ( si allega al comunicato)
Il consigliere dell’Mpa Tato Cavallino giudica superata dai fatti questa mozione nel merito, nei tempi proposti, nelle sanzioni, e al varo il regolamento appropriato, sulle rateizzazioni del dovuto. Valuta che l’amministrazione ha già posto in essere le misure preposte.
Il consigliere Giovanni Migliore ritiene che non vanno applicate le sanzioni a chi ha sempre pagato e deve farlo per poche differenze e questo aiuta una modifica del regolamento. Cosa diversa per gli evasori totali ai quali vanno applicate le sanzioni. La disposizione deve essere ben definita per l’amministrazione perché possa trasferirla al dirigente. Ritiene importante la votazione della mozione.
Il capogruppo del PD Giorgio Zaccaria ritiene che il contenuto della mozione sintetizza le posizioni dei gruppi in consiglio; ritiene che il cittadino in buon fede non può pagare le sanzioni. Le esenzioni poi saranno materia di regolamento prossimo venturo.
Il consigliere Nino Cerruto considera recepitile la mozione; pone dubbi sulla esatta misurazione delle superficie, tra valore reale e catastale. Riguardo poi con le famiglie numerose. Annuncia il voto d’astensione.
Il capogruppo dell’Mpa Silvio Iabichella valuta, anche lui, superata la mozione in quanto le misure indicate sono, nei fatti, superate e molte delle quali saranno oggetto di un redigendo regolamento.
Il consigliere Vito D’Antona valuta il documento un contributo del consiglio all’esecutivo senza voler essere in contrasto con la linea dell’amministrazione. Togliere le sanzioni ai cittadini ignari dopo le verifiche fatta dai tecnici comunali che hanno accertato le superfici gli appare un atto equitativo.
Il consigliere del Territorio, Michele Colombo valuta la mozione come un atto di buona volontà e inserisce equità nella gestione del problema. Un documento che concretizza la politica del fare.
La mozione viene modificata dallo stesso proponente nelle parti indicate dal consiglio.( Allea il testo della mozione).
Il gruppo MPA intende rafforzare, atteso che molte richieste sono state già soddisfatte dall’amministrazione, l’indirizzo della mozione e annuncia il voto favorevole; favorevole anche il voto del PDL per bocca del consigliere Michele D’Urso.
Il capogruppo dei Popolari, salvatore Cannata illustra il voto favorevole ad un atto che il consigliere Nigro ha ben sintetizzato e auspica una discussione rapida in consiglio per il regolamento Tarsu.
Il consigliere Nino Cerruto valuta migliorato il testo con le modifiche e annuncia l’astensione.
Ai voti diciassette i favorevoli e un astenuto. La mozione viene approvata. Il consiglio affronta il riconoscimento dei debiti fuori bilancio a fronte di 9 sentenze, anno 2007, per una somma complessiva di € 3.008,31. Si tratta di somme dovute come differenze di costi giudiziari. Ai voti dodici i favorevoli, quattro contrari e un astenuto. Il punto viene adottato.
Il consiglio comunale, infine, approva un ordine del giorno di solidarietà sulla protesta in corso da parte di molte categorie produttive che stanno bloccando ogni attività produttiva nell’isola a motivo della grave crisi che ha colpito i comparti dell’autotrasporto, dell’artigianato, della pesca e del commercio.
Il consigliere Nino Cerruto condivide i motivi della protesta ma non condivide le modalità di condizione della protesta che non riscontrano la solidarietà e il consenso dei cittadini. Si sono registrati sospensioni forzate di attività e rischi di ritorsioni. La protesta limita la libera circolazione e nei fatti penalizza i siciliani. Registra affinità con gruppi politici ben individuarti e non rappresentato nelle istituzioni. Per cui non condivide il documento.
Il capogruppo del PD Giorgio Zaccaria solidarizza con quanti stanno dimostrando per le strade siciliane. Sottolinea che la protesta si svolga con “modalità civili e legalmente espletata”.
Il capogruppo dei Popolari dichiara la sua adesione alla protesta. Invita l’amministrazione ad assistere questi gruppi di protesta e garantire l’ordine pubblico.
Ai voti l’ordine del giorno viene approvato a maggioranza con sedici favorevoli e uno contrario e un astenuto.
A questo punto la seduta è sciolta.

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