Sicilia incandescente. Il fermo degli autotrasportatori dell’Aias e la protesta del Movimento dei Forconi stanno mettendo letteralmente in ginocchio l’Isola. Mentre i presidi sul territorio si moltiplicano, sono ormai rare le stazioni di servizio in cui sia rimasto del carburante ed i generi alimentali scarseggiano nei piccoli negozi come nella grande distribuzione. Catania, come Palermo, Messina, Agrigento, Siracusa. L’emergenza è reale. A vigilare sono le unità di crisi attivate nelle prefetture. Nel capoluogo etneo mezzi che trasportano beni di prima necessità come benzina, medicinali, derrate alimentari e attrezzature per scuole, ospedali e carceri ieri sono stati scortati dalla polizia.
Circolazione a rilento sulle principali vie di collegamento dell’Isola, anche su quelle interne. Nel solo ragusano sono oltre 300 i camion fermi lungo le strade, con particolari disagi soprattutto nell’area di Modica. Nel centro di Agrigento sono invece comparsi i trattori, a sostegno della protesta del comparto agricolo.
Domani a scendere in strada saranno anche gli studenti della scuola superiore, che organizzatisi su facebook sciopereranno in segno di solidarietà al mondo del lavoro.
la protesta di oggi a Modica(foto giovanni antoci, copyright)