L’odissea di due pensionati modicani. Per il Comune erano morti nel 1981. “Stoppata” la pensione. L’Inps non la sblocca

Dai primi di gennaio per gli archivi del Comune è tornato in vita, ma della pensione nemmeno l’ombra. Torna a protestare il pensionato modicano Pietro Adamo, di fatto residente in Germania, che da un anno non riceve la pensione italiana, come del resto la moglie, perchè, ha poi scoperto in dicembre, a Modica risultava deceduto nel 1981. La vicenda l’avevano raccontata lo scorso 7 gennaio. “Non capisco questo ritardo – lamenta Adamo – abbiamo regolarizzato la situazione grazie al dirigente comunale che ha constatato personalmente che io e mia moglie eravamo vivi e vegeti. So che dipende tutto dall’Inps di Catanzaro ma è assurdo che non abbiamo di che vivere da circa un anno”. L’uomo risiede in Germania da anni dove vivono anche i suoi figli. Alcuni anni fa aveva raggiunto, come la moglie, l’età pensionabile. Gli emolumenti mensili dall’Italia se li fece canalizzare direttamente nella città di residenza. Circa un anno fa niente più soldi, nessuna comunicazione in riguardo. “Ho fatto i bagagli – spiega – e sono tornato a Modica”. Si è rivolto a un sindacato che gli chiede la presentazione di un certificato di “esistenza in vita”. All’Ufficio Anagrafe del Comune allargano le braccia. “Le persone cui le chiede il documento sono decedute nel 1981 – gli rispondono”. L’uomo si arrabbia, non comprende. Strano il fatto che i due congiunti risultino deceduti lo stesso giorno e lo stesso anno. “Ho deciso di andare al cap’ufficio – aggiunge – e gli ho chiesto se era stato lui a farmi morire. Alla fine la situazione si ricompone. Mi sono sentito un resuscitato”. Espletate tutte le procedure, la documentazione viene spedita ma l’Inps comunica al sindacato che la posizione di Adamo e consorte è al vaglio in quanto si ipotizza una truffa risultando i due deceduti. La questione è stata poi risulta ma ancora oggi della pensione non si hanno notizie. “Ciò che a questo punto penso – conclude ironicamente l’anziano – è che, probabilmente, essendo rinato nei primi di gennaio, l’Inps attende ora che io raggiunga nuovamente la nuova età pensionabile.”

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