Modica, arrestati dalla polizia due fratelli marocchini per resistenza, oltraggio, minacce e violenza a pubblico ufficiale

Due fratelli extracomunitari sono stati arrestati dagli agenti del Commissariato per resistenza, oltraggio e violenza a pubblico ufficiale. A finire in manette Miloud El Fadim e Ayoub El Fadim, marocchini residenti da anni a Modica. Uno dei fratelli era da qualche tempo attenzionato dalla sezione di polizia giudiziaria del Commissariato. Giovedì sarebbe stato pedinato per individuare la sua residenza a Modica Alta. Il giovane era arrivato a casa e una volta entrato gli si sono presentati i poliziotti per eseguire una perquisizione domiciliare. Nell’abitazione c’erano anche la madre e il fratello. L’interessato si è rifiutato e, addirittura, avrebbe spintonato le forze dell’ordine costringendo gli operatori a uscire fuori, cosa che hanno fatto, probabilmente per evitare atteggiamenti violenti. Poco dopo il marocchino è venuto fuori dalla propria casa e allora la polizia è nuovamente intervenuta e l’ha bloccato mentre nel frattempo sopraggiungeva anche una volante in ausilio. Anche stavolta l’extracomunitario ha reagito tentando di colpire un ufficiale di polizia giudiziaria con una testata ma la controparte è stata brava a schivare il colpo. Ne è scaturita una colluttazione conclusa a terra quando l’agente è riuscito ad ammanettarlo. Ciononostante, secondo quanto raccontano alcuni testimoni, El Fadim avrebbe continuato a reagire violentemente tanto da procurare lesioni a tre poliziotti che, in ogni caso, sono riusciti a bloccarlo definitivamente. L’uomo è stato, a questo punto, portato all’interno della casa per la perquisizione, ma qui è entrato in ballo il fratello che ha iniziato a inveire contro le forze dell’ordine per evitare che fosse avviato il controllo domiciliare. Anche per lui sono scattate le manette per le stesse accuse del germano ad eccezione del reato di lesioni. I due sono stati rinchiusi nella camera di sicurezza del Commissariato. Ieri mattina l’arresto è stato convalidato dal giudice monocratico Sandra Levanti(pienne Diana Iemmolo), che li ha poi scarcerati con l’obbligo di firma in Commissariato.

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