L’on. Ammatuna sul ritardo nel riconoscimento dei Distretti Turistici: “Non è tempo di nicchiare, perché è a rischio la possibilità di poter fruire dei finanziamenti previsti dai bandi europei”.

Con una nota inviata all’Assessore Regionale al Turismo, l’on. Roberto Ammatuna manifesta il suo disappunto per l’ennesima proroga concessa che rallenta ulteriormente il riconoscimento dei Distretti Turistici. Di seguito il testo integrale della nota:
“I Distretti Turistici previsti dall’art. 7 della legge regionale 15 settembre 2005 n. 10, la stessa che abroga le Aziende Autonome per l’Incremento Turistico, sono rimasti nel limbo in attesa dell’emanazione dei regolamenti e dei criteri per costituirli. Solo dopo cinque anni, con il D.A. n. 4 del 16 febbraio 2010, sono stati stabiliti i criteri e le modalità per il riconoscimento dei Distretti Turistici. Requisiti minimi necessari per il loro riconoscimento sono: una consistenza demografica di almeno 200.000 abitanti; una capacità ricettiva pari ad almeno 7.500 posti letto complessivi; la presenza di almeno un esercizio commerciale ogni 350 abitanti; la presenza di infrastrutture culturali materiali ed immateriali; una aggregazione territoriale di almeno 12 comuni. Ma, appena tre mesi dopo, con il D.A. n. 12 del 1 giugno 2010, viene modificato il precedente Decreto e si indicano nuovi “criteri e modalità per il riconoscimento dei Distretti Turistici”. Il termine per presentare la domanda di riconoscimento dei singoli Distretti viene previsto per il 16 giugno 2010 ed in quella data risultano inoltrate richieste per un totale di 26 Distretti. Trascorrono circa 18 mesi per esaminare le varie domande ed alla fine tutte le richieste vengono giudicate ammissibili. Con un apposito decreto si fissa entro il 26 novembre il termine ultimo per presentare la documentazione definitiva. Entro questo ulteriore termine vengono presentati i documenti per due soli distretti, uno dei quali è quello degli Iblei. Viene decisa allora una ulteriore proroga di 30 giorni, sostenendo che si tratta dell’ultima chance per ottener il riconoscimento, visto che gli interessati hanno avuto quasi due anni di tempo, dal 16 giugno 2010, per preparare la relativa documentazione. Il 26 gennaio 2012 viene pubblicata su alcuni organi di informazione on line la seguente notizia: “L‘assessore regionale al Turismo, Daniele Tranchida, ha firmato ieri pomeriggio il Decreto Assessoriale 01-2012 che proroga di ulteriori 30 giorni i termini fissati per la presentazione della documentazione ai fini del riconoscimento definitivo dei Distretti turistici, fissando così la nuova scadenza alla data del 24 febbraio 2012. Nel testo del decreto si legge che finora agli uffici dell’assessorato “sono giunte solamente sette pratiche di riconoscimento, a fronte di una valutazione positiva che riguardava 26 iniziative”. Notizia che viene confermata dalla pubblicazione sul sito dell’Assessorato Regionale al Turismo del D.A. 01-2012. Inoltre il 20 gennaio2012, con una decisione che pare presa appositamente per giustificare quest’ulteriore proroga, sono state emanate con nota 1613/S3 ulteriori “direttive e chiarimenti” in riferimento a “loghi, spese di funzionamento, incarichi professionali e forniture”, chiedendo ai costituendi Distretti “di voler verificare ed eventualmente adeguare i contenuti dei documenti costitutivi e di programmazione, al fine di eliminare previsioni contra legem, che il Dipartimento Turismo potrebbe non condividere”. Così, alla luce di queste considerazioni, si rende necessario assegnare un ulteriore periodo di tempo finalizzato all’adeguamento dei documenti costitutivi e all’acquisizione delle delibere di approvazione ai fini del riconoscimento di Distretto Turistico. Viene da pensare che dei 26 Distretti presentati a suo tempo, molti erano assolutamente incompleti, visto che per inoltrare la domanda non erano richiesti alcuni passaggi essenziali come ad esempio l’approvazione da parte dei relativi consigli comunali degli statuti o delle ATS. Molti calcoli erano stati fatti solo sulla carta senza coinvolgere le realtà,così quando si è arrivati a firmare atti ed impegni molti si sono trovati in difficoltà. Credo sia arrivato il momento di finirla con continue proroghe e di avviare invece la procedura di risconoscimento per quei sette Distretti che hanno presentato nelle date previste la documentazione completa. Spero che la data del 24 febbraio prossimo sia il termine ultimo per prendere una decisione attesa da tanti operatori, visto che al momento la Sicilia è senza governance turistica da oltre 6 anni e non può permettersi per la crisi economica in corso di perde altro tempo. Non è tempo di nicchiare, perché è a rischio la possibilità di poter fruire dei finanziamenti previsti dai bandi europei per il comparto turistico e sciupare nel contesto attuale una opportunità simile sarebbe da irresponsabili”.

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