La DIA al Comune di Pozzallo. Quali gli elementi che hanno convinto l’amministrazione comunale ad affidare l’appalto?

La Direzione Investigativa Antimafia di Catania sta verificando i motivi per cui l’amministrazione comunale di Pozzallo ha inteso affidare l’appalto per il servizio di igiene ambientale nel mese di gennaio del 2009 alla Geo Ambiente di Belpasso, se, eventualmente, la Prefettura di Catania espresso elementi suscettibili perché il contratto non si concretizzasse. Il servizio iniziò dal primo febbraio 2009 dopo che la giunta municipale ritenne che, a seguito della richiesta trasmessa da Palazzo La Pira per ottenere il certificato antimafia riguardante la società che si era aggiudicata l’appalto, a seguito della scadenza del rapporto con l’impresa Busso. Per gli investigatori è necessario capire se l’amministrazione comunale pozzallese “poteva” non assegnare l’appalto. L’organismo antimafia vuole capire, attraverso l’indagine, se a Palazzo La Pira, nel dubbio, si possano essere state delle pressioni. E non è improbabile che lo abbia potuto fare per le conseguenze che lo stop all’affidamento del servizio avrebbe potuto comportare sull’igiene ambientale cittadina. Gli investigatori hanno sequestrato contratti d’affidamento e di proroghe, lettere e documenti vari. L’indagine parte dalle tre ipotesi che vengono formulate dai Prefetti quando viene richiesta dagli enti pubblici la situazione della società che si aggiudica un appalto e dei suoi soci. Se una società risulta “sana” non possono sussistere motivi ostativi, se, invece, è direttamente collegata con ambienti mafiosi non vi è dubbio che l’affidamento non va assegnato. Nel caso in specie risulta che la Prefettura di Catania ha trasmesso in tempo la documentazione richiesta dagli uffici comunali della cittadina marinara ma è necessario capire quali siano i contenuti. Gli investigatori sanno già i contenuti del documento, per cui si deve capire quale sia l’obiettivo e da cosa sia stata determinata l’inchiesta. Si cerca di capire se si possano essere stati motivi che avrebbero potuto “spingere” l’affidamento dell’appalto.

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