Pozzallo: Sulsenti e la Giunta assolti dall’accusa di tentato abuso d’ufficio

Sono stati tutti prosciolti dal Giudice per l’udienza preliminare del Tribunale di Modica, Lucia De Bernardin perchè “il fatto non costituisce reato”. Una sentenza che riguarda il sindaco di Pozzallo, Giuseppe Sulsenti, per Giuseppe Amore, Angelo Avveduto, Luca Ballatore, Vincenzo Ruta, Attilio Sigona e Salvatore Ucciardo, assessori alla data dell’11 giugno 2009, Giovanni Gambuzza, dirigente dell’Ufficio Tecnico Comunale, e Giorgio Morana Roccasalvo, dipendente dello stesso ufficio, accusati di tentato abuso d’ufficio in concorso. Imputato pure Corrado Calvo, ritenuto istigatore e diretto beneficiario interessato, quale affidatario dei lavori di un progetto di importante onorario. Il Procuratore della Repubblica, Francesco Puleio, aveva in precedenza chiesto il rinvio a giudizio per tutti. L’indagine riguardava l’affidamento di un incarico tecnico a Calvo, ritenuto appartenente alla stessa formazione politica del sindaco e della maggioranza, procurando a questi un ingiusto vantaggio patrimoniale. Gambuzza e Morana Roccasalvo avrebbero curato l’iter inerente alla progettazione esecutiva dei lavori di “opere di difesa costiera” per l’importo oltre 89 mila euro più IVA e accessori, per un totale complessivo di 110 mila euro circa, nell’ambito del quale avrebbero predisposto il disciplinare d’incarico, lo schema di parcella e il documento istruttorio, quest’ultimo a firma di Gambuzza, nel quale Morana Roccasalvo era stato nominato Responsabile Unico del Procedimento. L’illegittima delibera, immediatamente esecutiva, con la quale era approvato il disciplinare d’incarico, lo schema di parcella, nonché il relativo documento istruttorio, avrebbe deliberato il conferimento d’incarico per la progettazione esecutiva a Calvo, “per comprovata capacità ed esperienza professionale.” L’atto fu revocato in autotutela il 28 novembre successivo. Il sindaco era difeso dagli avvocati Enzo Galazzo e Ignazio Galfo, gli altri dai colleghi Piero Rustico, Bartolo Iacono, Luigi Piccione e Rosario Avveduto. “Siamo stati sempre sereni e certi circa il buon esito del giudizio – è il commento di Sulsenti – . Abbiamo offerto la più totale collaborazione e ci siamo sempre dichiarati pronti a ogni chiarimento. La legalità e il rispetto delle regole sono al primo posto di ogni nostro comportamento teso soltanto al raggiungimento degli obiettivi di programma nell’interesse della collettività. Così come dichiarammo all’indomani dell’informazione di garanzia ribadiamo oggi, a maggior ragione, la nostra piena e incondizionata fiducia nell’operato della magistratura”.

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