LA STIPSI. Rubrica medica del dottore Federico Mavilla

La stitichezza è divenuto negli ultimi anni un problema molto sentito. La definizione di questo sintomo ha suscitato nel tempo non poche incomprensioni e risulta a tutt’oggi di non chiara interpretazione per molte persone, compresi gli addetti ai lavori. A tal proposito è bene tener presente che se non si va di corpo tutti i giorni non si tratta necessariamente di stitichezza. Una persona può defecare due o tre volte al giorno senza avvertire disagio, un altra, invece, solo una volta ogni due o tre giorni ad intervalli regolari senza alcun problema: entrambi i soggetti non possono essere definiti stitici. Un soggetto è stitico se presenta meno di due evacuazioni alla settimana e/o elimina feci piccole e dure e/o con molto sforzo. Fisiopatologicamente e clinicamente si distinguono due tipi sostanziali di stipsi: quella in cui il transito intestinale è rallentato (stipsi colica) e quella in cui il meccanismo della defecazione è alterato (stipsi rettale). A volte coesistono.
Ecco alcuni consigli generali ed aspecifici che tutti dovrebbero seguire in caso di stipsi pur non sostituendo un consulto medico specialistico, indispensabile per una corretta valutazione del problema.
Dieta
Introdurre una quantità adeguata di cibo, affinché questa possa opportunamente stimolare la muscolatura intestinale. Gli alimenti consigliati sono le verdure, la frutta fresca, il pane integrale ed i cereali. Questi alimenti, opportunamente aggiunti alla dieta, aiutano a combattere la stitichezza. Gli alimenti sconsigliati sono: i formaggi stagionati ed elaborati, il cioccolato, la carne, il riso e la farina raffinata. Questi alimenti ingeriti in eccesso causano aumento di consistenza fecale (feci dure). I liquidi, invece, sono importanti per mantenere le feci morbide. Si devono bere per lo meno 6-8 bicchieri (1,5-2 litri) di liquido al giorno. La zuppa, il te e le spremute vengono considerati come liquidi opportuni.
Attività fisica
Importante è l’attività fisica quotidiana, anche solo sotto forma di piccole passeggiate, che contribuisce a mantenere un buon tono della muscolatura intestinale. Reintrodurre i liquidi persi con la sudorazione è altrettanto utile nel migliorare la stipsi.
Lassativi
Ne esistono di diversi tipi e con diverse azioni. I lassativi, non provocano danno se impiegati in modo corretto, rappresentano, invece, un buon aiuto, insieme alla dieta, per la regolarizzazione delle funzioni intestinali. Se si utilizzano in modo improprio, smisurato o cronico, rendono l’intestino “pigro”, riducendone il tono muscolare, ed il paziente è esposto ad una inutile e pericolosa assuefazione.
Quindi è importante : mangiare tutti i giorni verdure, soprattutto fibre ; bere molto, almeno 2 litri di liquidi al giorno; mangiare lentamente e masticare bene gli alimenti, cercando di mangiare ad ore regolari e non saltando i pasti; educare l’intestino: non reprimere mai il bisogno di defecare. Andare al bagno ad un orario regolare. Evitare gli sforzi eccessivi durante l’evacuazione. Fare esercizio fisico moderato tutti i giorni. Evitare i lassativi irritanti.

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