Modica, Italia dei valori: “Il Piano di Edilizia Residenziale è un cavallo di Troia”

Dopo il recente incontro dell’amministrazione comunale di Modica con la città, nel corso del quale è stato presentato il Piano di Edilizia Residenziale, finanziato dalla Regione per quasi 17 milioni, la prima cosa che salta agli occhi è che il Piano si presenta particolarmente allettante, ma è un vero e proprio cavallo di Troia!
“Ci chiediamo infatti – dice Ignazio Giunta, referente cittadino di Italia dei Valori di Modica – se il prolungamento della copertura dell’alveo e una rotatoria valgono il prezzo che il quartiere, e di conseguenza tutta la città, dovrà pagare dovendo sostenere il peso ingombrante di sette edifici sopraelevati fino al sesto piano per un totale di 50 appartamenti?
Edifici che soffocheranno l’intero quartiere soprattutto per l’enorme cubatura che naturalmente rappresentano e con la reiterata proposizione di cementificazione della città, anche se bisogna dire che la pillola è stata indorata con la previsione di un minimo di verde derivante da un altro progetto ben distinto che nulla ha a che vedere con il “piano di riqualificazione urbana della zona”, i cosiddetti Piani Integrati di Sviluppo Urbano e Territoriale (Pisu-Pist)”.
Il “piano di riqualificazione urbana della zona” prevede, a fronte del prolungamento della copertura dell’alveo del fiume e la realizzazione di alcune opere di urbanizzazione, la realizzazione, da parte di un soggetto privato, di edifici per alloggi a canone agevolato a margine dell’alveo del torrente.
“A nulla – prosegue Giunta – sono valse le lamentele dei residenti che temono un probabile rischio idrogeologico; a nulla è valso ricordare che la zona è indicata come centro di raccolta in caso di calamità naturale.
Tutti elementi evidenziati dettagliatamente dall’intervento appassionato di un residente e condivisi dalla maggior parte dei presenti, amministrazione esclusa.
Ogni preoccupazione presentata è stata azzerata con semplici e superficiali argomentazioni rimandando ad autorizzazioni date frettolosamente dalle autorità competenti.
Tutto questo non ha impedito all’amministrazione di sottolineare la bontà del progetto e la volontà di sostenerlo fino in fondo, tanto da far dire ad un residente, particolarmente legato al quartiere Vignazza, che forse è meglio lasciar fare perché un giorno ci si potrebbe pentire di non aver accettato e restare con un palmo di naso e completamente dimenticati da tutti; ben vengano quelle piccole cose utili al quartiere.
E’ ottima l’intenzione di un piano di riqualificazione dell’ambiente urbano, ma pessima la realizzazione dello stesso.
Ma sono le abitazioni preesistenti e le vie del quartiere che necessitano effettivamente e prepotentemente interventi per la riqualificazione, così come è utile la costruzione di infrastrutture dedicate alla vita sociale, come centri di aggregazione per grandi e piccini, ecco questa sarebbe la vera realizzazione di un piano di riqualificazione dell’ambiente urbano.
Perché non dare incentivi ai privati per sistemare e ammodernare le loro abitazioni, perché non dotare il quartiere di strade e servizi tali da garantirgli un futuro qualitativamente ottimale?
Invece i privati vengono sistematicamente penalizzati e mortificati al punto che per fare un piccolo intervento migliorativo nelle loro abitazioni devono cercare autorizzazioni che spesso rimangono nel cassetto; per questo motivo si fugge dalla Vignazza, da S.Andrea, dalla Catena, dalla Costa” spinti dalla disperazione, così come si fugge da altri punti del centro storico, mentre poi i soliti noti possono cementificare a piacimento.
Anch’io sarei tentato di dire, come quel residente amante del quartiere, “facciano pure, almeno qualcosa si muove, almeno la Vignazza si sente più viva e presente nel cuore dell’amministrazione”; ma il timore che si perda per sempre la possibilità di riqualificare veramente il quartiere mi spinge a dire che è il momento di far sentire forte la propria voce, è il momento di rivendicare maggiore e migliore attenzione a tutta la città e alla Vignazza in particolare: lavoriamo per il verde pubblico alla vignazza, pretendiamo la creazione di parcheggi, di centri di aggregazione sia per piccoli che per grandi e impegniamoci, se non proprio a stoppare, almeno a rimodulare il progetto in modo da non segnare negativamente e per sempre le sorti del Quartiere Vignazza.
Spero che l’Amministrazione vorrà far proprie le istanze dei cittadini, non c’è una pregiudiziale di opposizione, ma sulla vivibilità dei quartieri non faremo sconti a nessuno”.

Condividi su facebook
Facebook
Condividi su twitter
Twitter
Condividi su whatsapp
WhatsApp
Condividi su email
Email
Condividi su print
Stampa