Aprirà i battenti domenica, alle 21,30 ai Magazzini Grimaldi ,la mostra-progetto OVO N’OVO di Concetta Modica. L’artista, nata a Modica, ha lasciato la Sicilia per completare gli studi artistici all’accademia all’Accademia di Brera e all’Universitat der Kunst di Berlino. Ha frequentato il Corso Superiore di Arti Visive Antonio Ratti a Como con Giulio Paolini nel 2002. Nel 2004 le è stata dedicata una personale alla Galleria d’arte moderna e contemporanea di Bergamo-Spazio Palestra. Il titolo del progetto nasce da un gioco di parole tra il paradosso se sia nato prima l’uovo o la gallina e NuovoMondo, il film di Emanuele Crialese sulla Sicilia dei senza terra in cerca di terra promessa, che in quanto tale appartiene al mondo dei sogni, irraggiungibile e sempre fisso nella mente di ognuno. «Amleto – ha scritto Carlo Catacchio nel testo critico della mostra – continua a chiedersi essere o non essere, una certezza e un dubbio sempre uguale e sempre diverso, motore di ricerca senza fine, vita o non vita, ovo o non ovo, teso solo a raggiungere equilibri momentanei, centrati e sospesi al nocciolo della questione, di fronte al proprio teschio, al proprio alfa e omega, all’inizio e la fine, al proprio uovo. Ecco che il gioco di un bambino, immagine eterna, resta inchiodato e rivolto verso l’alto incuneato su di un uovo. L’uovo è l’eterno simbolo della vita, della concezione, sospesa, misura di tutte le cose, come Piero della Francesca sussurra in un silente annuncio, nella Sacra Conversazione di Brera del 1472, mistero su cui si deve ancora aprire gli occhi, vita in potenza e in atto, tutto e nulla, principio biologico o mineralogico, apodittico desiderio rinascimentale di ordine. Oggi l’ordine, la vita è aggredita e sconvolta dall’uomo-perso contemporaneo, un uno, nessuno e centomila, dissolto nell’individuo-massa mediatico, smarrito nell’iper-uomo, non più interessato a interrogarsi e rispondersi, ma a demolire e consumare. Il principio, che resta tale in quanto è e non è, è deformato nella cyber-vita, nella psichedelia, nella farmacologia, nella tecnologia. Ecco che l’uomo- branco-insetto kafkiano attenta, assale l’uovo, deformandosi in disegni e racconti senza senso, silenti non perché ordinati e sereni, ma perché privi di logica: l’uomo mostruoso rinuncia nevrotico alla ricerca, teso in un assedio collettivo alla vita, latore di nulla». La mostra, si potrà visitare tutti i giorni dalle ore 19 alle 23, fino al 10 settembre.
Modica: Tra ordine e nevrosi. È “OVO N’OVO” di Concetta Modica, in mostra ai Magazzini Grimaldi dal 10 agosto
- Agosto 4, 2008
- 10:34 am
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