Soppressa l’assistenza terapeutica domiciliare ai disabili. Modica, disagi lamentati dai familiari

Dopo la soppressione del progetto “A casa tua”, viene meno anche la terapia domiciliare per i soggetti con disabilità acclarata in fase di mobilità. Aumentano i disagi per i genitori. Da alcuni giorni, per potere svolgere la terapia, infatti, gli aventi diritto devono essere trasportati presso il Consorzio Siciliano di Riabilitazione che si trova alla Circonvallazione Ortisiana di Contrada Treppiedi Sud. L’Asp, infatti, ha stabilito che la “domiciliare” non dovrà essere più attuata. “Ci stanno mettendo in difficoltà -dicono alcuni genitori -. Hanno tagliato il progetto di animazione che serviva a stimolare i nostri figli con attività ricreative che era di grande aiuto per le nostre famiglie. Adesso sono state soppresse anche le sedute riabilitative domiciliari che erano utilissime. Ci tocca, insomma, trasportare i nostri figli fino alla sede del Csr e questo è un grosso problema. Molti di noi hanno figli oramai grandi e pesanti che, però, non sono facilmente trasportabili”. Per le famiglie si trattava di aiuti concreti e meno dispendio. Per di superare la problematica c’è chi è disposto ad autotassarsi. “Alcune famiglie – aggiungono, infatti – abbiamo manifestato la nostra disponibilità a contribuire economicamente quantomeno per riavere il progetto di animazione che durante i pomeriggi della settimana facevano trascorrere qualche ora spensierata e, comunque, impegnava i nostri figli con disabilità grave ma era anche un aiuto per noi, perchè ci dava modo, per un’oretta di dedicarci a qualche altra impellenza.

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