Peculato, maltrattamenti e lesioni in danno di due minori loro affidati. Scicli, la Procura chiede rinvio a giudizio per due persone

Il Procuratore della Repubblica di Modica, Francesco Puleio, ha chiesto al Giudice dell’udienza preliminare il rinvio a giudizio di B.M.A., nata a Ragusa, 46 anni, e L.G., sciclitano di 51 anni, , accusati di dal Giudice tutelare di Modica. Secondo le contestazioni, anche in tempi diversi, nella loro qualità di pubblici ufficiali (in relazione alla nomina di tutore e protutore da parte del Giudice Tutelare del Tribunale di Modica, dei minori R.M.A. e R.G. , avrebbero omesso di presentare i conti di gestione e gestito il patrimonio, anche immobiliare, dei minori in maniera pregiudizievole, ed in particolare locando i beni a prezzi irrisori ed incassando a titolo personale i frutti di tali beni, ovvero usufruendone a titolo esclusivo, con estromissione dal godimento dei minori medesimi, senza presentare il rendiconto al Giudice Tutelare di Modica ed appropriandosi di 1.465 euro, in ordine ad un prelievo datato 22 marzo 2007 dal libretto di deposito a risparmio acceso a R.G., deceduto il 20.02.2007; 6.600 euro circa in ordine ai fitti di due immobili di proprietà delle parti offese, in località Roccazzo, frazione di Chiaramonte Gulfi; 65.204 euro in ordine ai contributi economici erogati alla famiglia affidataria dal Comune di Chiaramonte Gulfi. Fino alla data del sette giugno 2011 avrebbero intascato un totale complessivo pari a 65.204 euro. Contestato anche il di maltrattamenti in famiglia aggravati in concorso per avere maltrattato senza apparente motivo la minore R.M.A., a loro affidata dal Tribunale dei Minori di Catania, percuotendola con schiaffi e spingendola contro un armadio e contro un muro di casa, provocandole le lesioni descritte. B.M.A. Risponde pure di di lesioni personali aggravate per averle cagionate alla minore R.M.A., picchiandola con schiaffi e spingendola contro un armadio e contro un muro di casa, lesioni riscontrate al Pronto Soccorso dell’Ospedale Busacca di Scicli. A L.G. Viene contestato lo stesso reato per avere, senza apparente motivo, maltrattato la minore R.M.A., ed a lui affidata dal Tribunale dei Minori di Catania, la quale, tra l’altro, una mattina veniva svegliata da L.G. che le spegneva una sigaretta sulla schiena, procurandole lesioni da bruciatura. I fatti sarebbero stati compiuti a Scicli fino al 22 luglio scorso.

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