GIOCO D’AZZARDO LEGALIZZATO, LA CONSIGLIERA PADUA “ANCHE IN PROVINCIA DI RAGUSA SEMPRE PIU’ PERSONE RISCHIANO UNA DIPENDENZA PATOLOGICA AVALLATA DALLO STATO”

Gioco d’azzardo legalizzato. E’ quello che, sempre più spesso, caratterizza la vita dei ragusani, dei siciliani e degli italiani. Persone che sognano di arricchirsi giocando al Superenalotto, ma anche al lotto, con i gratta e i vinci e, soprattutto, con le slot machine da bar, per non parlare dei vari siti on line che invitano a puntare il proprio numero vincente. A gestire il tutto è lo Stato. Che, tra l’altro, cerca di compiere anche una sorta di lavaggio del cervello in particolare nei confronti dei giovani, più sensibili all’immagine dei soldi, con gli spot che si insinuano nella mente e che parlano della “vincita che ti cambia la vita”. Ecco perché la consigliera provinciale del Pd, Venera Padua, in passato impegnata a condurre battaglie specifiche contro il gambling o il gioco d’azzardo patologico, anche con una serie di progetti avviati dall’ente di viale del Fante, ha deciso di sollecitare la deputata nazionale Alessandra Siragusa, responsabile dell’area Dem per la Sicilia, a valutare la possibilità di presentare una interrogazione parlamentare in cui si facciano presenti questi aspetti che stanno finendo per condizionare la vita di tutti i giorni. “Gli spot a cui assistiamo in tv in questi giorni – dice Padua – sono di un subdolo spaventoso. Si insinuano in maniera strisciante e rischiano di creare dei pericolosi precedenti. Ma non solo. Avete notato che più crisi avanza più d’azzardo si gioca? Abbiamo capito che lo Stato ha bisogno di “coprire” i buchi nel bilancio. Ma perché deve farlo a spese della gente che crede erroneamente, giocando d’azzardo, di potere migliorare la propria esistenza già precaria mentre getta via quantità di soldi non indifferente? Sono tutti interrogativi che bisognerebbe porsi per capire come aiutare le persone che hanno difficoltà a venire fuori da questa grave dipendenza patologica”.

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