La “guerra” dei Tribunali Ragusa-Modica non accenna a placarsi. Interviene anche il presidente della Camera Penale di Modica

E’ molto critico il Presidente della Camera Penale di Modica, avvocato Giuseppe Rizza, sul documento della sottosezione Iblea dell’Associazione Nazionale Magistrati in ordine all’accorpamento dei Tribunali di Modica e Ragusa ed esprime piena condivisione ed apprezzamento, invece, sul documento del Procuratore della Repubblica di Modica, Francesco Puleio. “In particolare – spiega Rizza – preme rilevare come l’accorpamento dei due presidi giudiziari non vuol dire assolutamente efficienza e specializzazione del magistrato e dell’avvocato, seppure auspicabile, percchè non potrà essere applicata sino a quando non si perverrà ad una riforma organica della giustizia. Attualmente sono pochi i presidi giudiziari dove esiste il magistrato specializzato, per lo più nelle città metropolitane. Il Tribunale di Modica, che ha avuto sempre ottimi magistrati, anche se per alcuni periodi non ha avuto un organico completo, come in quello attuale, ha dato sempre prova non solo d’efficienza ma anche d’effervescenza culturale. Mi risulta personalmente che molti dei magistrati che sono stati a Modica, che ora sono in altra sede giudiziaria e che magari trattano solo determinate materie, rimpiangono il periodo trascorso al Tribunale di Modica dove amministravano giustizia sia nel settore penale che in quello civile ottenendone un arricchimento professionale”. Il presidente della Camera Penale di Modica trova un unico conforto nel fatto che il documento redatto dalla sottosezione dell’A.N.M. di Ragusa e Modica sia stato approvato soltanto da un terzo dei componenti dell’ organismo e “questo può far pensare che magari non viene condiviso dagli altri due terzi”. “In conclusione – aggiunge – mi viene il dubbio che un esiguo numero di magistrati miri esclusivamente ad ottenere migliori condizioni di lavoro e a non valuti affatto le conseguenze per un intero territorio al qualora venisse a mancare il Tribunale di Modica, presidio e simbolo di legalità”.

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