Minuti convulsi la notte tra martedì e mercoledì per una giovane donna sciclitana colta dalle doglie nonostante non fosse ancora stato completato il periodo di gestazione, il marito l’ha accompagna presso la Guardia Medica dove è stato accertato che si erano “rotte le acque”. Richiesto l’intervento di un’ambulanza del 118, in pochi minuti la puerpera è stata caricata a bordo del veicolo di soccorso assistita da un medico ed è partita da Donnalucata alla volta dell’Ospedale Maggiore. Il Pronto Soccorso del nosocomio modicano, contemporaneamente, è stato allertato, per cui medici ed infermieri si sono preparati per accogliere la donna, chiamando in causa anche una ginecologa. Nel tragitto che dalla frazione balneare sciclitana porta a Modica, le cose si sono complicate ed allora il medico di bordo ha deciso di trasformarsi in “levatrice” e fare venire alla luce il bambino. Così è stato. Quando l’ambulanza, a sirene spiegate è giunta davanti all’ingresso del Pronto Soccorso, tutto era compiuto. Un’infermiera, già pronta, ha avvolto in un lenzuolino il nascituro ed è corsa in reparto mentre la giovane donna, già madre di altri due bambini, in barella lo ha seguito, comunque, in buone condizioni visto che con un lieve sorriso è riuscita a ringraziare il medico che l’aveva aiutata nel travaglio e nel parto. Tutto è bene, insomma, quel che finisce bene.
Puerpera sciclitana partorisce all’interno dell’ambulanza che l’accompagna al “Maggiore” di Modica
- Agosto 6, 2008
- 7:19 pm
Condividi su facebook
Facebook
Condividi su twitter
Twitter
Condividi su whatsapp
WhatsApp
Condividi su email
Email
Condividi su print
Stampa