Era parte offesa. Modica, al termine del processo è stato condannato

Come essere parte offesa e “uscire” con una condanna dall’aula del Tribunale. L’esperienza l’ha maturata l’imprenditore modicano Angelo B. che, a conclusione del processo a carico di Giuseppe M., è stato condannato dal giudice monocratico del Tribunale, Antongiulio Maggiore. alla refusione delle spese processuali sostenute dall’imputato, liquidate in complessivi 1390 euro oltre al rimborso spese generali, Iva e balzelli vari. Quello che era, appunto, l’imputato, difeso dall’avvocato Emanuele Guerrieri, è stato, invece, assolto perchè il fatto non sussiste. A determinare questa sentenza è stato certamente il grafologo e perito grafico Salvatore Caccamo che ha concluso il suo incarico ritenendo che “con certezza la firma apposta sulla fattura oggetto del contendere del 2007 emessa dall’imprenditore parte offesa non era stata vergata da Giuseppe M.”. Angelo B. il 23 gennaio del 2008 aveva presentato denuncia presso il Commissariato sostenendo che l’imputato, mesi prima, aveva acquistato del materiale edile per oltre 121 euro per il quale aveva chiesto la fatturazione. Secondo l’accusa quest’ultimo non aveva pagato sostenendo di non avere con se quella somma e che avrebbe estinto il debito qualche giorno dopo, cosa che non sarebbe avvenuta nonostante i ripetuti solleciti tanto che l’imprenditore aveva depositato, poi, decreto ingiuntivo avanti al giudice di pace, decreto successivamente divenuto esecutivo. Percorse tutte le procedure giudiziarie emerse, si è determinato che la fattura era stata intestata a una società, la Macoser srl. Il documento contabile era stato sottoscritto, secondo la parte offesa, volutamente proprio da Giuseppe M. ad altra società col fine di non restare personalmente obbligato al pagamento della somma. Il magistrato giudicante, in questo senso, aveva deciso di nominare, come chiesto dall’avvocato Guerrieri, un consulente tecnico d’ufficio che, come detto, ha smentito che la firma in fattura fosse dell’imputato.

Condividi su facebook
Facebook
Condividi su twitter
Twitter
Condividi su whatsapp
WhatsApp
Condividi su email
Email
Condividi su print
Stampa