I Comuni di Modica, Scicli, Ispica, Pozzallo e Ragusa non hanno in organico un geologo

Il comprensorio di Modica ma anche Ragusa non dispongono di un geologo nei rispettivi uffici tecnici comunali e questo si traduce in una pressoché assoluta assenza di sicurezza per i cittadini. Lo fa rilevare l’Ageo, l’associazione che annovera circa il 90% dei geologi e dei liberi professionisti del Comprensorio. Dopo che lo scorso mese di luglio la Regione soppresse le commissioni urbanistiche, che, nel loro organico, annoveravano anche un geologo, la situazione è di fatto diventata grave. “Tale stato di cose – sottolinea il presidente dell’ Ageo Rg, Pietro Spadaro – deve cessare il prima possibile, perchè il nostro territorio si segnala per l’alta pericolosità sismica, idraulica ed idrogeologica, con la possibilità di terremoti ed alluvioni, come già accaduto nel passato con centinaia di vittime”. Con l’assenza di un geologo dagli Utc, Modica, Ragusa, Scicli, Ispica e Pozzallo si assumono forti responsabilità per rischi di cui non possono conoscere la reale entità, proprio a causa dell’assenza di un professionista preparato in organico. All’appello di Spadaro hanno già dato seguito il sindaco di Modica, Antonello Buscema, e il dirigente del quarto settore, Carmelo Denaro, che condividono le preoccupazioni di Spadaro. Una riunione per risolvere la problematica si terrà presto a palazzo San Domenico. A questo incontro dovrebbero seguirne altri anche nel resto dei comuni iblei sprovvisti di un geologo nell’organico dell’Utc. La proposta dell’associazione è quella che i Comuni si dotino della figura del geologo, per eliminare sul nascere probabili disastri. Come nel caso delle palazzine che dovrebbero essere realizzate a Modica, nell’area dell’ex Foro Boario, dove insiste l’alveo del fiume. “Quella zona – precisa Spadaro –  sulle carte regionali è “zona bianca”, dunque, senza rischio e senza pericolosità, ciò non toglie che possa esserci qualche pericolo(emerge, appunto, dalla mappa redatta dalla Regione su scala da 1 a 10mila, peraltro troppo ampia)”.

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