Processo “Campailla”. Modica, fissata l’udienza conclusiva

Il Collegio Penale del Tribunale (Maggiore, Manenti, Chiavegatti) ha fissato per il prossimo 18 aprile l’udienza conclusiva del processo riguardante l’operazione antidroga “Campailla”, eseguita dai carabinieri nell’ottobre del 2010 e che lo scorso mese di luglio ha fatto registrare già la condanna di H.T., di origine marocchina ma residente a Modica, a due anni e otto mesi di reclusione, e del modicano L.V., a due anni e sei mesi(entrambi all’epoca minori). Nelle ultime settimane sono stati scarcerati Mariagrazia Sammito, 21 anni, detta Mary, difesa dall’avvocato Angelo Iemmolo, Tiziano Cicciarella, 20 anni, difeso dall’avvocato Giovanni Favaccio, e Billel Jallabi, 23 anni, detto Michele, difeso dall’avvocato Paola Ottaviano. Gli altri imputati sono Marco Ruta, 25 anni, Mauricio Edgar Affè, 23 anni, Rosario Lipari, 30 anni, e Gianluca Nanì, 29 anni. Parti civili sono i fratelli Salvatore ed Emanuele Basile con l’avvocato Enrico Belgiorno, perché furono picchiati da Ruta e compagni la sera del 19 agosto 2010 quando andarono a chiedere conto e ragione circa la violenza arrecata al cognato, Salvatore Vindigni. Ieri i magistrati hanno escusso un sottufficiale dei carabinieri e un ispettore di polizia che hanno raccontato di alcuni controlli effettuati su Lipari, fermato a bordo di una Y 10 in Via Resistenza Partigiana, risultato positivo agli oppiacei, e su Jallabi, fermato in Corso Umberto in compagnia di Alessandra Fumia. “Il tunisino – ha spiegato l’ispettore Rosario Sigona – risultò destinatario di un decreto di espulsione. Non lo arrestammo perché era in corso un’attività d’indagine nella quale era coinvolto”. I difensori hanno rinunciato agli interrogatori degli imputati ad eccezione dell’avvocato Giuseppe Pellegrino che nella prossima udienza farà sottoporre all’esame Mauricio Edgar Affè. Gli imputati sono accusati, a vario titolo, di detenzione e spaccio di droga nel centro storico, in particolare in Piazza Campailla(da qui il nome dell’operazione). Gli altri difensori sono Alessandro Agnello e Bartolo Iacono.

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