Sosvi, dura presa di posizione di Vargetto “Con questi presupposti futuro in bilico”

L’associazione Upla Claai di Ragusa, dopo aver preso atto che l’assemblea dei soci della Sosvi Srl, nella seduta del 24 luglio scorso, ha proceduto all’elezione dei nuovi vertici della società, esprime da un lato il proprio apprezzamento per l’avvenuto rinnovo, dall’altro non può fare a meno di dirsi amareggiata per le modalità con cui si è arrivati all’elezione e per l’esito della stessa. “Non possiamo che essere preoccupati – afferma il presidente provinciale Salvatore Vargetto – perché mentre la Claai, anche in collaborazione con altre associazioni, ha sempre lavorato apertamente ed alla luce del sole per chiedere il rinnovo dei vertici e rilanciare il ruolo della Sosvi Srl così da garantire nuove opportunità di sviluppo economico dell’area iblea (e a tal fine, abbiamo sollecitato più volte gli enti pubblici e la politica ad espletare le procedure di propria pertinenza sia per la nomina dei vertici, sia per “concertare unitariamente” una proposta rappresentativa del capitale della parte privata), altri hanno lavorato per “delegittimare” il ruolo delle associazioni attraverso un’azione trasversale che nell’ombra (ma non tanto) ha determinato un vero e proprio disegno di appropriazione della Sosvi”. “L’associazione considera quanto avvenuto – continua ancora Vargetto – un grave atto che potrebbe minare l’obiettivo di rilancio della Sosvi stessa e ciò non può non destare la nostra apprensione e preoccupazione, in quanto questo disegno di appropriazione è emerso chiaramente solo nel corso dei lavori dell’assemblea dove alcuni hanno criticato duramente e, devo dire, maldestramente il “sistema delle associazioni”, tentando, tra l’altro, di delegittimarle, facendole apparire non rappresentative e incapaci di tutelare gli interessi delle imprese. Anche sulle modalità con cui si è andati al voto ci sarebbe molto da rivedere considerato l’oggettivo ascendente che, rispetto a procedure già attuate, alcuni soggetti hanno potuto coltivare nei confronti dei soci votanti. Tutto ciò ha consumato la rottura dell’accordo parasociale con cui si era stabilito che i rappresentanti degli enti pubblici, così come è stato fatto da molti ma a quanto pare non da tutti, rimanessero “super partes” nell’elezione dei componenti in rappresentanza del capitale privato”. L’Upla Claai chiede, quindi, agli enti pubblici detentori della maggioranza del capitale sociale ad agire di conseguenza, constatato, tra l’altro, che in seno al nuovo Cda sono risultati eletti consiglieri palesemente incompatibili in quanto rappresentanti di imprese direttamente fruitrici dei finanziamenti gestiti dalla Sosvi. “Inoltre – dice ancora Vargetto – considerato che l’elezione del presidente del nuovo Cda è avvenuta a maggioranza, senza la partecipazione attiva dei rappresentanti della Provincia e della Camera di commercio, i quali hanno denunciato l’assenza di un confronto sereno fra la parte pubblica e la parte privata, il futuro della Sosvi, a nostro avviso, non sembra essere nelle ottimali condizioni per poterne garantire il rilancio”.

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