CONSORZIO DI BONIFICA PROVINCIALE COMPLETATA VERIFICA IMPIANTI NEL SUBCOMPRENSORIO DI ISPICA

Ultimata la verifica degli impianti del subcomprensorio di Ispica che comprende le aree attrezzate del soppresso Consorzio di bonifica delle paludi di Ispica. A darne comunicazione il direttore generale del Consorzio di bonifica provinciale n.8, Giovanni Cosentini, il quale sottolinea che tutti gli interventi effettuati hanno fornito l’atteso responso, in preparazione della nuova stagione irrigua. “Stiamo, d’altronde, parlando di un’area – dice Cosentini riferendosi all’ambito consortile in questione – estesa per circa 5.200 ettari, di cui 3.860 in territorio di Ispica, 150 in territorio di Pozzallo, 166 in territorio di Ragusa, 578 in territorio di Modica, 175 in territorio di Scicli e 270 in territorio di Noto. Il bassopiano ispicese è stato oggetto, nel corso degli anni, di coordinati interventi di bonifica nel corso dei quali si è puntato a riscattare le vaste aree paludose, tanto da risultare, oggi, come uno dei terreni più fertili e produttivi della provincia iblea”. Tra gli interventi più incisivi e significativi si annovera il canale circondariale occidentale che intercetta, scaricandole a mare, le acque dei tre torrenti che, dall’altopiano modicano, riversano le acque nel bassopiano ispicese, dando luogo alle paludi. “Altrettanta importanza – continua Cosentini – rivestono il sistema di canalizzazione e gli impianti idrovori di Pantano Gariffi e di Foce Vecchia che provvedono allo smaltimento a mare delle acque eccedenti in aree depresse facenti parte di un comprensorio di circa 800 ettari”. Sono, invece, complessivamente estese per circa 50 km le canalizzazioni di bonifica di grande e piccola sezione realizzate per lo smaltimento delle acque eccedenti. “Il consorzio, in questo periodo – aggiunge il direttore Cosentini – ha provveduto alla realizzazione di canalizzazioni per la bonifica della vasta area di contrada Marza. Oltre alle opere di bonifica, ha realizzato e gestisce, nell’area del bassopiano ispicese e nell’altopiano modicano, 5 impianti di irrigazione collettiva su complessivi 500 ettari di aree irrigue”. La presenza del Consorzio si impone attiva e costante per il mantenimento delle condizioni ottimali atte allo sfruttamento agricolo, in una zona specializzata a colture ortive, protette e a pieno campo, con locali colture ad agrumeti, vigneti ed uliveti, dove avanzato è il livello di industrializzazione agricola con diverse aziende che commercializzano direttamente i loro prodotti lavorati, anche con i mercati esteri. Le strutture più importanti del subcomprensorio ispicese sono costituite dagli impianti di sollevamento Foce Vecchia e Pantano Gariffi, impianti idrovori che raccolgono, rispettivamente da un pozzetto di raccolta e da un bacino artificiale di accumulo, le acque di aree sottomesse; funzionali al comparto irriguo sono gli impianti di Pozzo Cassero, di Raddusa e di San Vito, costituiti da pozzi trivellati e vasche di accumulo e di compenso.

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