Modica, D’Urso (PdL): “Chiederò al mio partito un confronto permanente per parlare dei veri problemi della città”

“Non possiamo appassionarci e non dobbiamo aggiungere altri commenti sugli insulsi rimpasti e “balletti” della maggioranza e della giunta comunale, dopo quattro anni sarebbe solo una perdita di tempo…” Lo dice il coordinatore cittadino del PdL, Michele D’Urso, che scrive ai rappresentanti del proprio partito per invitarli a trascendere da interventi che abbiamo contenuti diversi da quelli che riguardano i veri problemi della città.
“E’la posizione – spiega D’Urso – che esprimerò, come coordinatore cittadino PdL, al mio partito ed agli alleati di centro-destra con i quali abbiamo creato un tavolo di confronto permanente.
Voglio, invece, che la città conosca, grazie alla opposizione, la verità dei fatti sulla pesantissima eredità che questi signori ci stanno lasciando e che ciò avvenga con un “bollettino” mensile, da redigere, magari, insieme tutti i numerosissimi soggetti, partiti ed associazioni, che giornalmente manifestano contro Buscema & co. Ad esempio, febbraio 2012: prestiti per oltre 10 milioni di euro contratti in due anni (2009-2011) da restituire alla Regione che peseranno come macigni sui prossimi bilanci, il Bilancio dell’anno scorso bocciato clamorosamente dai magistrati contabili (a breve un manifesto renderà noto alla città cosa c’è veramente scritto nella nota inviata dalla Corte dei Conti), dipendenti ed operatori ecologici in sciopero con l’accordo dei sindacati, strategia politica su finanza e tributi inesistente, raccolta differenziata dei rifiuti mai partita, bando per raccolta rifiuti scomparso nel nulla, PRG e piano paesaggistico oggetti misteriosi, il cimitero abbandonato nonostante gli avvenuti pagamenti da parte dei cittadini che prima o poi si ribelleranno, finanziamenti pubblici persi e posti di lavoro persi, opere pubbliche all’ultimo posto in provincia, lavori mal realizzati nel silenzio delle istituzioni (vedi contratto di quartiere), Marina di Modica abbandonata, frazioni rurali mai attenzionate (Frigintini, ma anche San Giacomo e Montesano), turismo all’anno zero, per non parlare degli innumerevoli contrasti di cui l’amministrazione è protagonista, come quello con il Consorzio del cioccolato, con i residenti del quartiere Vignazza, con i lavoratori del servizio di sosta a pagamento…

Eppure molte soluzioni sono state proposte nel corso degli anni da partiti ed associazioni, ma l’amministrazione è rimasta, e rimane ancora, chiusa nel suo bunker, lontana dalla città, ed ora è concreto il pericolo, dopo quattro anni, di intraprendere la strada del non ritorno.

Per questo, oltre a diffondere la verità sullo stato politico ed amministrativo che stiamo vivendo, dobbiamo programmare una autentica svolta alla guida della città, e per questo stiamo lavorando, per abbandonare una politica vecchia ed inascoltata dai cittadini, forti della esperienza maturata in questi anni e consapevoli delle difficoltà che ci attendono per riuscire a cambiare le cose”!

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