I box sequestrati al mercato di Vittoria. Il Tribunale della Libertà di Ragusa va in riserva

Si conoscerà nei prossimi giorni la decisione del Tribunale della Libertà di Ragusa sull’accoglimento o meno dei ricorsi presentati da sei concessionari di box del mercato ortofrutticolo di Vittoria, sequestrati nei giorni scorsi dalla Guardia di Finanza a seguito di un provvedimento emesso dalla Procura della Repubblica del capoluogo ibleo. In tutto sono quattordici i concessionati colpiti dal provvedimento ai quali è stato contestato l’abuso d’ufficio per presunte irregolarità commesse nella voltura delle concessioni dei box. Il reato viene contestato anche a otto funzionari del comune che, in periodi diversi, hanno avuto la responsabilità della gestione del mercato. I funzionari devono rispondere di abuso d’ufficio. Uno dei box sequestrati, invece, quello dell’ex presidente Giovanni Celeste, era stato riaperto già tre giorni dopo, con un provvedimento di revoca dello stesso tribunale di Ragusa. Si trattava di un’udienza camerale, ma è stato ammessa la èpresenza di pubblico, vista l’eccezionalità della situazione.

Con il ricorso al tribunale del riesame i concessionari contestano il provvedimento, perchè non ci sarebbe, a loro parere, la combutta tra i titolari dei box ed i funzionari del comune per avere un vantaggio illecito. In apertura d’udienza, davanti al presidente Salvatore Barracca (a latere Rosabnna Scollo ed Eleonora Schininà) hanno deposto cinque titolari dei box, difesi dall’avvocato Santino Garufi. Tutti hanno descritto la loro situazione aziendale, spiegando i dettagli dell’attività e della concessione ottenuta. Nell’udienza trattato anche un sesto ricorso, affidato all’avvocato Gianluca Gulino.

La vicenda giudiziaria assume una grande valenza anche da un punto di vista sociale ed economica. Sul tappeto, i destini di 80 famiglie, la cui attività ruota attorno a quella dei box, oltre ai problemi per i produttori che vi conferiscono i loro prodotti. Sullo sfondo, le lacune normative e le incertezze di un regolamento di mercato, ormai vecchio di 40 anni, che dovrà essere modificato, all’interno del quale si sono aperte mille falle, cui ora biosgnerà porre rimedio. Le udienze per gli altri ricorsi si svolgeranno nei prossimi giorni.

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