I Nas nei pronto soccorso degli ospedali di Modica, Ragusa e Vittoria. Ieri riunione del Dipartimento di Emergenza dell’Asp

I fatti registratisi a Roma nei giorni scorsi, dove una donna in prognosi riservata è stata trovata legata e in corridoio, hanno fatto scattare controlli e tante polemiche nel mondo della sanità. Ieri pomeriggio, su richiesta della direzione generale dell’Asp Ragusa, si è riunito d’urgenza il Dipartimento d’Emergenza dell’azienda alla presenza dei direttori sanitario e amministrativo, Pasquale Granata e Sara Sigona, e dei vari rappresentanti dei tre ospedali iblei di competenza, chiaramente dell’Asp 7, in testa il capo dipartimento, Francesco Palumbo. Erano presenti il coordinatore del Distretto Due, Piero Bonomo, i direttori delle Unità Operative di Pronto Soccorso dell’Ospedale Maggiore di Modica, Carmelo Scarso, del “Guzzardi” di Vittoria, Palumbo, e del “Civile” di Ragusa, Salvatore Pino, e anche i primari delle divisioni di Rianimazione e Anestesia dei tre nosocomi oltre ai rappresentanti degli infermieri. Alla luce dei fatti di natura nazionale, durante l’incontro è stato fortemente chiesto di dare più spazio alle urgenze con un controllo più minuzioso dei ricoveri ordinari, l’adeguamento di tutto il personale ospedaliero, dai medici, agli infermieri, agli ausiliari e il miglioramento strutturale dei locali, com’è nel caso di quelli del “Maggiore” e del “Guzzardi”, dove sono quotidiane le lamentale dell’utenza costretti a stazionare in locali limitati e poco accoglienti e dove il personale sanitario lavora in condizioni insufficienti. Non è un caso che mercoledì e ieri si sono presentati nei tre ospedali i carabinieri del Nas per accertare le condizioni dei locali e i sistemi di accoglienza. Non si conoscono gli esiti dei controlli. I massimi responsabili dell’Asp hanno preso atto della situazione e si sono dati appuntamento per i prossimi giorni.

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