Modica, la morte di Irene Carletti per overdose. Indagato il medico dell’ambulanza del 118. Omise di avvertire l’autorità giudiziaria

E’ ufficiale la denuncia nei confronti del medico che si trovava a bordo dell’ambulanza del 118 intervenuta a Frigintini, in Via Gianforma, la scorsa settimana per prestare soccorso a Irene Carletti, la donna di 31 anni deceduta, verosimilmente, per un’overdose di eroina. La professionista dell’emergenza sanitaria, in buona sostanza, è accusata di avere omesso di comunicare nell’immediatezza l’accertato decesso all’autorità giudiziaria, una “dimenticanza” che potrebbe mettere a rischio le indagini. Praticamente gli agenti del Commissariato vennero a conoscenza della tragedia a seguito della segnalazione di alcuni coinquilini, allertati dai momenti convulsi che si vivevano nell’appartamento dei due giovani e dall’arrivo dell’ambulanza. La Carletti, veneziana di Fiesso d’Artico, dalla scorsa estate aveva lasciato la sua città e da dicembre era venuta a vivere nella frazione agricola modicana con il suo compagno e coetaneo, A.L.M., già conosciuto alle forze dell’ordine per detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti e che per questa vicenda è pure lui indagato di omicidio colposo, perchè avrebbe fornito o, quantomeno, favorito l’assunzione della sostanza mortale. Figlia di un imprenditore calzaturiero, la giovane si sarebbe iniettata l’eroina la sera prima(giovedì della scorsa settimana) insieme al compagno mentre erano a letto. Venerdì non si era svegliata, probabilmente, perchè la dose le era stata fatale. L’allarme lo aveva lanciato proprio il fidanzato. La polizia aveva, poi, sequestrato alcune siringhe. I sanitari del 118 non avevano potuto fare altro che dichiararne il decesso. E qui il medico a bordo avrebbe dovuto immediatamente informare l’autorità giudiziaria. Nel frattempo si attendono i risultati dell’esame autoptico eseguito dal consulente tecnico nominato dalla Procura della Repubblica, il medico legale Giorgio Spadaro, che ha chiesto ed ottenuto sessanta giorni di tempo per le conclusioni. Dalla ricognizione cadaverica era emerso che la morte è sopraggiunta per “shock cardiorespiratorio per assunzione di sostanza stupefacente”. Il corpo della povera ragazza è stato consegnato al padre e al fratello giunti a Modica.

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