Sciopero avvocati. La Camera Penale di Modica aderisce totalmente. La protesta si conclude oggi

Astensione totale degli avvocati penalisti di Modica alla protesta nazionale della categoria che si conclude oggi. Assicurata la presenza solo nei processi con detenuti. Il presidente della Camera Penale, Giuseppe Rizza, ritiene necessario, in tale contesto fare conoscere alla gente i temi dell’astensione, cioè i molteplici provvedimenti adottati dal governo negli ultimi mesi, in particolare l’eliminazione delle tariffe forensi, che costituivano una garanzia per il cittadino, senza che, peraltro, l’attuale governo abbia adottato il decreto necessario contenente i parametri per la liquidazione degli onorari. “Allo stato il giudice nella liquidazione degli onorari – spiega Rizza – ha come parametro di riferimento soltanto le tariffe abrogate”. Altro tema è la legge professionale, oramai superata, per la quale urge una nuova legge al passo coi tempi. “La motivazione principale della protesta rimane – dice ancora – la mancanza di una legge sulla specializzazione che le camere penali oramai ritengono indifferibile, soprattutto per garantire ai cittadini una difesa qualificata. Riguardo alle società tra professionisti, le camere penali nulla obiettano, mentre giustificate obiezioni, sono mosse al provvedimento adottato dal governo laddove prevede la partecipazione di soci di capitale non professionisti. L’ingresso di soci non professionisti, infatti, minerebbe l’indipendenza dell’avvocatura con il rischio che molti studi legali potrebbero cadere in mano ai “poteri forti” con effetti a dir poco deleteri e devastanti per i cittadini. Ad oggi bisogna costatare, purtroppo, che l’avvocatura non ha interlocutori presso il governo, mentre l’attuale ministro, peraltro avvocato penalista, pur sembrando animato da buoni intenti, a volte dà l’impressione che la propria materia sia gestita da altre persone che nulla hanno a che vedere con l’avvocatura. Né, peraltro, il ministro, che ha pubblicizzato il decreto liberalizzazione che assicurerebbe un futuro ai giovani avvocati e un servizio migliore ai cittadini, si è reso conto che il provvedimento risulterebbe complessivamente, piuttosto, dannoso per tutti”.

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