Il furto all’anziana di Modica Alta. Si da alla latitanza Maria Crescimone

E’ latitante Maria Crescimone, la “camminante” siracusana arrestata lo scorso 29 febbraio dalla polizia insieme a due nipoti dopo avere commesso un furto ai danni di una donna di 84 anni a Modica Alta. Mentre le Giuseppina e Veronica Crescimone lo scorso giovedì erano state condannate col rito abbreviato, come chiesto dal difensore Aldo Gangi, a un anno e otto mesi di reclusione e 600 euro di multa ciascuno, pena sospesa, ed erano state rimesse in libertà, la zia aveva scelto il rito ordinario ed era rimasta nel carcere di Ragusa. Qualche giorno dopo il difensore aveva chiesto e ottenuto gli arresti domiciliari perchè la donna aveva un bambino di due anni da accudire. Lasciato l’istituto di pena, la quarantaduenne si è data alla latitanza che è stata scoperta ieri dai carabinieri di Adrano alla ai quali si sarebbe dovuta presentare per essere accompagnata a Modica in occasione del processo. I militari sono andati nella residenza dove doveva restare ai domiciliari e non l’hanno trovata. Inutili le ricerche. Ieri il pubblico ministero, Veronica Di Grandi, ha ricevuto la comunicazione da parte dei carabinieri e ha notiziato il giudice monocratico, Antongiulio Maggiore. Il piemme, a questo punto, ha chiesto la revoca dei “domiciliari”, per cui quando sarà rintracciata la Crescimone tornerà in cella. Ieri il magistrato ha escusso tutti i testi, dalla vittima, all’operatore ecologico che contribuì con le sue indicazioni ad individuare l’auto delle tre donne, e anche gli agenti della polizia di Modica e Noto. Per la discussione il giudice ha fissato l’udienza al prossimo quattro aprile. Le tre “camminanti”, qualificandosi come operatrici dei servizi sociale inviate per appurare lo stato di salute della pensionata, erano riuscite, con alcuni stratagemma a perlustrare la casa con la scusa di misurarne la grandezza utilizzando un metro da sarta, chiedendo all’anziana di esibire denaro, col precipuo fine di riuscire a localizzare l’oggetto della refurtiva e agire poi indisturbate. Dopo aver sottratto la somma complessiva di 6.700 euro, nonché diversi gioielli (due anelli e un collier di oro), si erano date alla fuga a bordo di una auto di colore scuro. Era state bloccate dalla polizia sulla strada per Noto.

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