Modica: manifestazione pubblica in difesa del Tribunale il 31 marzo. Mozione di indirizzo all’ARS e appuntamento con Regione e Ministero della Giustizia

Una grande manifestazione contro la più che probabile soppressione dello storico Tribunale di Modica con tema “Tribunale di Modica. Difendiamolo, difendiamoci”. Si svolgerà sabato 31 marzo in città e dovrà “tuonare” forte. Ieri mattina si sono incontrati, come previsto, gli Stati Generali, convocati dal sindaco, Antonello Buscema, e dal presidente del Consiglio Comunale, Carmelo Scarso, ovvero il parlamentare regionale Pippo Di Giacomo che si farà carico di presentare la mozione all’Ars con i deputati iblei, i presidenti dell’Ordine degli Avvocati, Ignazio Galfo(presenta anche il consigliere Gaspare Abbate), della Camera Penale, Pippo Rizza, il vice presidente della Camera Civile, Enzo Rizza, Giuseppe Barone Presidente della Fondazione Grimaldi, Peppino Ruta della Uil, Filippo Pasqualetto, coordinatore del Comitato Anti soppressione del Tribunale, gli assessori Tato Cavallino e Giovanni Spadaro, i capigruppo consiliari Vito D’Antona e Silvio Iabichella e i consiglieri comunali Giancarlo Poidomani e Nino Cerruto. Pasqualetto ha illustrato ai presenti gli esiti di una riunione tenutasi venerdì a Palermo con i rappresentanti di altre strutture giudiziarie e rischio. Il programma della manifestazione sarà reso noto a giorni. Sarannoooo invitati a partecipare il Governatore, Lombardo, il Sottosegretario di Stato alla Giustizia, Mazzamuto, il Presidente dell’Ars, Cascio e la senatrice Anna Finocchiaro poiché modicana. Sarà redatta da un gruppo ristretto (Barone, Antonio Borrometi, e Scarso) una mozione d’indirizzo che oltre ai dati tecnici riassume alcuni criteri non localistici: l’efficienza della macchina giustizia e il contenimento sensibile della spesa. “Non si possono applicare regole omogenee – è stato detto – per ridisegnare la mappa dei tribunali in Italia senza tenere conto delle specificità che insistono in Sicilia dove criminalità, fenomeni dell’immigrazione e conseguenti tensioni sociali fanno sì che il presidio di giustizia nell’Isola sia un fatto strategico nazionale e quindi dai criteri previsti si deve derogare”. La mozione di indirizzo dovrebbe essere votata(la presenteranno i parlamentari regionali provinciali) dall’intera Ars e fatta propria dalla delegazione siciliana in parlamento. La questione Tribunale, insomma, che sia come questione regionale che riguarda quei tribunali siciliani in odor di soppressione. Per il Tribunale di Modica si pone un problema di potenziamento dell’area di riferimento. Un dossier è stato redatto dal Carmelo Scarso e a giorni sarà all’attenzione del Ministero di Giustizia. In esso configura una Cittadella della Giustizia capace di sommare ai territori dell’attuale giurisdizione quello di Pachino, Portopalo, Rosolini e Palazzolo. Ipotesi inclusive si fanno per Noto ed Avola ( il tribunale di Siracusa mal sopporterebbe il peso delle sezioni staccate). Questo polo dell’amministrazione della giustizia avrebbe nell’attuale sede del Tribunale, tutta la sezione penale, a parte il giudice di Pace e nel Palazasi, (edificio dirimpettaio) tutta la sezione civile. Il tutto, a costo zero, supportato da un parcheggio di capace di 450 autovetture.

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