L’AMORE HA LA STESSA VALENZA PER TUTTI GLI UOMINI? La riflessione di Ballarò

Fino a quando chi dovrebbe guidare i popoli, rimane vittima delle proprie ipocrisie, si è destinati a vivere nell’ambiguità e ad essere indegni di parlare d’amore ! E’ trascorso qualche decennio da quando la Chiesa, contraddicendo il messaggio di Gesù Cristo,si arrogava il diritto di non concedere l’estrema unzione ad una persona che in vita aveva commesso “il peccato” d’essere un comunista. C’è voluto tanto tempo perché i preti capissero che si erano resi responsabili d’un grave abuso di potere,per una visione distorta dei vertici della Chiesa, e che non fossero credibili nel parlare d’amore verso tutti gli uomini, quando in realtà i loro comportamenti variavano sulla base dell’appartenenza politica dei credenti. Viviamo nel terzo millennio, la Chiesa ha risolto le sue contraddizioni ?
La recente scomparsa di Lucio Dalla, ha confermato la grande ipocrisia della Chiesa e dimostrato ancora una volta che i giudizi sugli uomini, il concetto d’amore, variano a seconda delle preferenze sessuali delle persone. E’ stato possibile celebrare la messa in Chiesa al defunto Dalla, perché non aveva mai ammesso la propria omosessualità. C’è da rabbrividire ! Se il noto artista avesse invece ufficializzato le proprie preferenze sessuali, perché la Chiesa non avrebbe dovuto riceverlo alla pari d’un eterosessuale ? La Chiesa, non dovrebbe amare tutti i propri figli nella stessa misura e non in ragione delle preferenze sessuali ? E tutti quei preti omosessuali andrebbero discriminati dall’amore che la Chiesa dovrebbe manifestare a tutti ? E poi, non è un volersi arrampicare sugli specchi, rifugiarsi nel fatto che il cantautore non avesse mai ammesso d’essere omosessuale? Lo sapeva il mondo e lo sapeva la Chiesa che con qualche suo ministro frequentava spesso la casa in cui il cantante viveva assieme al proprio compagno di vita. Quanto sarebbe bello che fossimo tutti meno ipocriti !