Ospedale Guzzardi: il sindaco di Vittoria risponde ai consiglieri del Gap

In risposta ai consiglieri del Gruppo di azione popolare, Artini, Marchi e Muscia, in merito all’ospedale Guzzardi di Vittoria, il sindaco Giuseppe Nicosia dichiara: “Condivido la proposta e i segnali di sollecitazione del Gap riguardanti l’Unità di terapia intensiva cardiologica, per l’istituzione della quale, abbiamo fatto richiesta alla Regione, da oltre un anno e mezzo. Con l’ex sindaco di Modica, Piero Torchi, avevamo stabilito di evitare penalizzazioni per due ottimi reparti di cardiologia quali quelli di Modica e di Vittoria, ma di prevedere piuttosto 4 posti per il Guzzardi e quattro per il Maggiore. Torneremo a chiedere al neo assessore regionale la realizzazione dell’Utic e alla deputazione iblea di farsi carico di questa importante istanza del territorio. Occorre incentivare i settori della sanità che funzionano e che rappresentano un fiore all’occhiello per il nostro ospedale che deve essere sostenuto e non fatto arretrare. Tuttavia, non sono d’accordo con il Gap, e trovo del tutto ingiustificata la posizione inerente lo smantellamento del reparto di oncologia del Guzzardi. Non posso esprimere alcuna valutazione negativa a quanto asserito dal direttore generale dell’AUSL Fulvio Manno che non può esserci alcuna soppressione di un reparto che non è mai stato aperto né lo poteva essere per la mancanza dei requisiti tecnici e legali. Nei ruoli dell’Azienda non è infatti presente alcun medico in possesso dell’inquadramento formale di specialista di oncologia e, secondo il D.A. del 27 maggio 2003, inoltre, i dipartimenti oncologici individuati dal Piano sanitario regionale vanno realizzati esclusivamente presso i policlinici e le aziende ospedaliere di III e II livello. Ritengo inoltre condivisibili anche le esigenze di accorpamento di alcuni reparti. Mi piace un sistema di razionalizzazione che punti a rafforzare le realtà che ben operano, piuttosto che a mantenere posizioni di comodità che non hanno alcun riscontro nella realtà. Bisogna dare risposte concrete ai cittadini, accorciando le liste d’attesa, aumentando i posti letto e il personale, e tagliando invece i rami secchi che non servono certo a migliorare i servizi agli utenti”.

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