Ustioni di secondo e terzo grado. Bambino di Ispica è in prognosi riservata. Ha appena 18 mesi

E’ in prognosi riservata un bambino ispicese di 18 mesi con ustioni di secondo e terzo grado su buona parte del corpo un bambino di appena diciotto mesi giunto ieri mattina al Pronto Soccorso dell’Ospedale Maggiore di Modica tra la disperazione della madre. Dopo le prime urgenti cure, i rianimatori del nosocomio modicano, d’accordo con i colleghi del Pronto Soccorso, hanno deciso il trasferimento per il Centro Grandi Ustioni del “Cannizzaro” di Catania, in ambulanza accompagnato dagli stessi rianimatori. Il minore presenza ustioni su circa due terzi del corpo. Ancora da stabilire la dinamica di quello che viene contemplato tra gli incidenti domestici. Pare, dal primo racconto della madre, che questa avesse messo sul fuoco un pentolino per bollire uno uovo. Il bambino, incuriosito si sarebbe avvicinato al fornello e avrebbe allungato una mano fino a tirarsi addosso il contenitore di acqua oramai bollente. La mamma si è accorta immediatamente della gravità della situazione e ha chiesto aiuto. Alla fine ha deciso per il “fai da te”, è salita sulla propria auto e poi la corsa frenetica presso l’Ospedale Maggiore dove il bambino è stato successivamente trasferito nella divisione di Anestesia e Rianimazione in prognosi riservata. Considerato la presenza di ustioni per il sessanta del corpicino è emersa l’indicazione di trasferirlo a Catania. I primari del Pronto Soccorso e della Rianimazione, Carmelo Scarso e Rosario Trombatore, hanno concordato le modalità, decidendo di trasportarlo in ambulanza, dopo la stabilizzazione dei parametri vitali. Ora il piccolo D.R., lotta tra la morte e la vita. In circa due mesi Ispica è balzata agli onori della cronaca per episodi che hanno coinvolto bambini. Lo scorso undici gennaio il piccolo G.I. di tre anni era precipitato dalle scale sotto gli occhi atterriti della mamma e del nonno. Nei giorni scorsi il bimbo è stato, peraltro, sottoposto a un nuovo intervento neurochirurgico. Nella caduta aveva riportato la frattura del mappamondo del cranio. Per il nuovo intervento è stato trasferito dall’Istituto di ricovero e cura «Medea» di Bosisio Parini, in provincia di Lecco all’Ospedale pediatrico «Meyer» di Firenze.

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