Pozzallo. Clandestini protestano perchè devono essere trasferiti

Non appena sono venuti a conoscenza che sarebbero stati rimpatriati di li a qualche ora hanno cominciato a manifestare irrequietezza. Una trentina di extracomunitari clandestini, momentaneamente alloggiati nel centro di Prima Accoglienza di Pozzallo, provenienti da Lampedusa, hanno creato tensione quando hanno capito del loro trasferimento per essere rispediti nel loro paese. Hanno, di conseguenza, cominciato lo sciopero della fame e poi hanno preso a manifestare dissenso perchè le forze di polizie preposte per il servizio d’ordine, nel corso delle operazione di fotosegnalamento, hanno ritirato momentaneamente i telefoni cellulari. Stavolta, fortunatamente, non si sono registrati feriti giacchè i tutori dell’ordine pubblico sono riusciti a ristabilire la situazione. Sono una cinquantatina, attualmente, i clandestini ospitati nella struttura pozzallese. I trenta che si sono “alterati” contro la polizia sono stati subito dopo trasferiti con un pullman fino a Palermo da dove sono stati messi su un volo aereo charter che li ha portati a Tunisi.

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