Sette furti a Scicli e il Gip lo scarcera. I giudici d’Appello lo mettono alla detenzione domiciliare dopo il ricorso della Procura

Commette sette furti a Scicli, viene arrestato e il Gip lo scarcera. La Procura di Modica ai appella e il Tribunale di Catania dispone la misura degli arresti domiciliari nei confronti di Karim Sahraoui, 22 anni, tunisino. Il giovane era stato arrestato dai Carabinieri di Scicli in flagranza di diversi per furto aggravato e tentato furto aggravato. Il Gip aveva convalidato l’arresto, senza disporre alcuna misura cautelare. Su impugnazione della Procura di Modica, il Tribunale del Riesame di Catania, ha ritenuto che il Gip aveva errato non disponendo alcuna misura cautelare nei confronti dell’extracomunitario, osservando che “la reiterazione di ben sette condotte delittuose poste in essere nel breve lasso di tempo della notte tra il 14 e il 15 gennaio 2012, l’abilità mostrata nella consumazione dei reati, i danni cagionati alle persone offese, consistenti non solo nell’asportazione dei beni, ma anche nei consistenti danneggiamenti delle autovetture propedeutici alla consumazione dei furti, lo spareggio dell’altrui patrimonio mostrato con le descritte condotte, sono elementi che consentano di ritenere concreto ed attuale pericolo di reiterazione dei reati della stessa specie di quelli per cui si procede”. Nessuna valenza favorevole, prosegue il Tribunale del riesame, può riconoscersi alla confessione resa dall’indagato nel corso dell’interrogatorio, essendo stato lo stesso colto in flagranza di reato ed avendo tentato di disfarsi della refurtiva proprio alla vista dei carabinieri. A Scicli aveva rubato una Fiat Panda parcheggiata in Via Bovio, e poi si era impossessato mediante danneggiamento di altre auto di due accendini e di un coltello da cucina, di un’autoradio completa di frontalino marca “Majestic” di proprietà di E.S.B.A., di una torcia ricaricabile a dinamo, di un navigatore satellitare “Tom Tom”, di un rasoio a pile e di una penna, per un valore complessivo di 200 euro di una targhetta in ceramica con raffigurata la Madonna ed il Bambino, con incisa una frase religiosa, di tre portachiavi e di cacciaviti, per l’importo complessivo di 100 euro.

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