Modica, gli altri inquilini non lo vogliono e gli “tagliano” la luce

Sfrattato dai coinquilini, rischia di dovere dormire in auto perchè i suoi bambini hanno paura del buio. E’ la vicenda che sta vivendo in questi giorni un disoccupato modicano, C.C., che qualche tempo fa aveva avuto assegnato dai servizi sociali, un monolocale, angusto peraltro, in uno degli immobili di edilizia popolare a Treppiedi Nord. L’appartamentino era collegato con l’impianto elettrico condominiale che, con un conta-scatti, determinava il consumo della famiglia interessata. Non sempre l”uomo è riuscito ad essere puntuale nei pagamenti, ciononostante ha fatto un calcolo che sinora riconduce ad una somma già pagata di 1600 euro. “La bolletta condominiale – spiega l’interessato – è di circa settanta euro a bimestre. Io ho difficoltà economiche, non ho un lavoro, ma ho cercato di trovare il modo per pagare quando ho potuto. Ammetto che spesso ho tardato”. Ora l’amministratore condominiale ha assunto il provvedimento di staccare la fornitura elettrica, lasciando di fatto la famiglia completamente al buio. “I condomini – aggiunge – hanno deciso che non sono più gradito e vogliono mandarmi via. I miei figli hanno paura a restare al buio per cui sarò costretto a dormire in auto”. L’uomo è in attesa di avere assegnato un nuovo appartamento per cui nel frattempo sarebbe opportuno che gli venisse ripristinata l’energia elettrica. “Ho cercato di contattare l’amministratore condominiale – spiega il vice sindaco, Paolo Garofalo -. Mi ha risposto la segretaria e nonostante mi sia qualificato, non ha inteso chiamarmi per trovare una soluzione. Ritengo tutto ciò assurdo. Oggi nemmeno l’Enel stacca il servizio per i clienti morosi”.

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