Ora legale 2012: lancette avanti di un’ora nella notte tra sabato e domenica

Un’ora in meno di sonno, ma giornate più lunghe. Torna l’ora legale anceh nel 2012, e nella notte tra sabato 24 e domenica 25 ci farà spostare le lancette degli orologi in avanti di sessanta minuti, dalle 2 alle 3, ottenendo così un notevole risparmio energetico. Già nel lontano 1784, fu proprio Benjamin Franklin, colui che inventò il parafulmine, a pubblicare le proprie idee riguardo un eventuale risparmio energetico sul quotidiano Journal de Paris, ma non fu ascoltato. Più di cento anni dopo, nel 1907, la stessa idea fu ripresa da un costruttore britannico, William Willet, a cui questa volta diedero retta, soprattutto per le tante esigenze economiche che la Prima guerra mondiale provocò. Così ecco che la Camera dei Comuni di Londra, nel 1916, decise che durante l’estate le lancette degli orologi dovevano essere spostate in avanti di un’ora, istituendo quindi il cosiddetto British Summer Time. Naturalmente l’Inghilterra non fu l’unico paese a capire l’importanza di tale decisione, così a breve molte altre nazioni fecero lo stesso, capendo l’importanza di un notevole risparmio energetico in tempo di guerra. In Italia l’ora legale arriva nello stesso anno, il 1916, grazie al decreto legislativo n. 631 del 25 maggio. Venne poi abolita e riapplicata in diverse occasioni, in particolare a causa del secondo conflitto mondiale, per poi essere ripristinata definitivamente nel 1965, in un periodo di grave crisi energetica. Ma perché l’ora legale fa risparmiare energia? In realtà la spiegazione è molto semplice: è ovvio che l’introduzione di questa misura non può aumentare le ore di luce, ma può permettere di sfruttarle al meglio. Per fare un esempio, se una persona si sveglia alle 7 di mattina e sapendo che nella stagione estiva il sole sorge parecchio prima di quell’ora, utilizzando l’ora legale si può sfruttare quell’ora di luce, dalle 6 alle 7, senza dover utilizzare la luce elettrica. Sembra poco, ma non lo è, perché piccoli gesti del genere permettono risparmi davvero notevoli, anche di qualche centinaia di milioni di euro in pochi anni.

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