Scuola sempre più cara. Da Nord a Sud i genitori devono fare i conti con gli aumenti, dal costo dei libri al corredo da portare in classe. E quest’anno il ministro Gelmini ha reinserito l’utilizzo dei grembiuli, ma le associazioni dei consumatori invitan

 ROMA – Comincia la scuola e deflagra il caro-tutto: libri, corredi scolastici e, quest’anno, per "l’effetto Gelmini" anche i grembiuli. Chi ha i figli iscritti alla prima elementare deve fare i conti con la griffe-mania, un fenomeno, difficilmente arginabile, che certamente non contribuisce a mantenere gonfio il portafoglio. Dal Nord al Sud i "remigini" tiranneggiano e mamme e papà più spesso che volentieri soccombono. Cedono su zaini, astucci, diari, ma almeno sul grembiule…abbiano uno scatto d’orgoglio. A chiederlo sono le associazioni dei consumatori che, visto il lievitare dei prezzi dello "zinale" (aumenti del 40%), tornato in auge grazie alla giovanissima ministra dell’Istruzione, invitano i genitori a scioperare e a non comprarlo finchè i prezzi non saranno tornati ragionevoli. Un’indagine in tre città (Torino, Firenze e Palermo) fà un pò di conti. Il nord. Il costo che una famiglia torinese deve sostenere per il "debutto" scolastico, secondo un sondaggio effettuato nei principali punti vendita della città, oscilla tra i 70 e i 210 euro, grembiule incluso. La forchetta dipende dalla qualità, dalla marca e dal pacchetto di prodotti scelto, oltre che dal luogo in cui si compra. I prezzi più bassi si trovano negli ipermercati appena fuori del centro: qui si possono portare a casa, ad esempio, 10 biro a 2 euro e 60 contro i 35 cents per una biro acquistata in centro. Anche per i corredi tutto incluso (astuccio a tre zip con penne, squadrette e colori) i prezzi variano dal minimo di 7 euro nell’ipermercato al massimo di 35 nella cartoleria più "in". In centro. Gli zainetti variano dai 35 euro per gli articoli in saldo agli 80 dei nuovi arrivi, mentre nell’ipermercato si trovano anche a 35 euro, che siano di Barbie, Dragon Ball o "no logo". Il prezzo più alto trovato all’ipermercato (spicca per l’eccezionalità), è il maxi astuccio (vuoto) di High School Musical: ben 20 euro. Anche a Firenze bilanci familiari a dura prova. Libri e materiale didattico costeranno alle famiglie toscane il 5,3% in più rispetto all’anno scorso. Secondo Confesercenti Toscana l’impennata dei prezzi investe tutti i gradi della scuola dell’obbligo, condizionata dall’aumento dei listini alla produzione del 6,9%. Per ogni studente saranno spesi dai 210 ai 250 euro, con punte di 380 euro se il kit per la scuola è firmato. Risparmiare, tuttavia, è possibile. Basta girare per cartolerie, negozi di grande distribuzione e anche supermercati fiorentini per accorgersi come i prezzi varino a seconda dell’esercizio e degli sconti applicati. Così uno zaino per bambini con l’immagine dei personaggi dei cartoni animati può avere prezzi che vanno dai 45 ai 59 euro. Il risparmio reale arriva, comunque, dal "non firmato" ed è possibile trovare uno zainetto non disprezzabile addirittura a 5 euro. Al Sud. Scendendo al Sud la musica non cambia. "I palermitani comprano meno – sostiene il presidente provinciale di Federcartolai, Rocco Billeci – ma acquistano prodotti più cari e griffati". Il costo medio che una famiglia sosterrà quest’anno per mantenere un figlio che frequenta la prima elementare è di circa 117 euro. In cartoleria per un set completo per la scuola si spende dai 75 ai 210 euro. Nei grandi magazzini invece la somma è più contenuta: dai 52 ai 90 euro. Se per lo zaino (che può costare da 20 a 90 euro), o per il diario (da 6 a 12 euro) i genitori sono disposti a spendere un pò di più, tendono, invece, a risparmiare su quaderni (da 0,60 a 2,20 euro per il singolo articolo, da 4,20 a 16 euro per una confezione da 10), penne (un set da 10 costa da 1,50 a 6 euro), album (da 0,90 a 3,90), confezioni di colori (da 1,40 a 4 euro) e matite (da 1,50 euro fino a 7,90). Altri 15 euro circa, dovranno spendere gli alunni delle scuole in cui sarà obbligatorio l’uso del grembiule. La Federcartolai, per contenere l’effetto del caro-prezzi, propone un kit base al prezzo di 19,90 euro, ma non sta certo andando a ruba: "Non ha riscosso successo perchè bambini seguono troppo la moda del momento – conclude Billeci – e questo comporta un danno economico per gli esercenti che devono vendere sottocosto le giacenze e acquistare a caro prezzo le novità".
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