I LADRI DEI NOSTRI GIORNI NON SONO DELINQUENTI MA CITTADINI PERBENE RESI INDIGENTI DA CHI HA MALGOVERNATO PER DECENNI E CONTINUA A FARLO. La riflessione di Ballarò

Gli ultimi dati che emergono dal settore commerciale operante in Italia sono sconfortanti ed ove ve ne fosse bisogno, certificano un Paese sempre più povero i cui cittadini non riescono a fornirsi nemmeno dei beni di prima necessità.
I furti che annualmente si registrano nelle varie attività commerciali del Paese, oggi raggiungono il valore di 3,5 miliardi, una cifra enorme che obbliga gli imprenditori del settore ad applicare una sorta di tassa invisibile che pagano tutti i cittadini che operano acquisti nei vari negozi.
L’attività di rubare all’interno dei negozi è sempre esistita, sia per la disonestà di alcuni dipendenti, sia per i cosiddetti cleptomani, ma non c’è dubbio che la crisi abbia fatto esplodere il problema perché le imprese non riescono più ad investire in sicurezza e perché una percentuale notevole di cittadini è divenuta ladra per necessità. Questa ipotesi è avvalorata da una recente indagine che ha rilevato che oltre il 50% dei furti in negozi italiani avviene ad opera di clienti ed in misura prevalente la merce rubata riguarda prodotti alimentari. Poiché questo triste fenomeno riguarda tutto il Paese, da Trieste all’estremo lembo della Sicilia, e considerato che il problema è figlio dei tempi bui che l’Italia vive, mi chiedo se le Istituzioni locali non ritengano opportuno ricercare degli accordi con le imprese commerciali del territorio che prevedano la distribuzione gratuita di alcuni generi che per le attività perdono il requisito della commerciabilità nell’arco delle 24 ore, ma per il cittadino consumatore ha lo stesso valore sia economico che nutritivo. Penso che l’eventuale pianificazione d’un simile progetto ridarebbe dignità a molte persone alle quali è stata scippata da decennali politiche miopi ed inique.

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