Tentato stupro a Modica. Giudizio immediato per “Gianni il rumeno”

Giudizio immediato per il rumeno arrestato dalla polizia lo scorso mese di ottobre per il tentativo di stupro e, comunque, per la violenza nei confronti della dipendente di un pub di Corso Umberto. J. C., 31 anni, conosciuto tra i suoi connazionali come “Gianni il rumeno”, sarà processato dal Gup il prossimo 17 maggio. Il magistrato aveva fissato la data del procedimento per il due maggio ma il difensore dell’uomo, ancora detenuto nel carcere di Piazza Gesù, l’avvocato Ignazio Galfo, ha chiesto il giudizio abbreviato per cui la data è slittata di quindici giorni. Nel corso dell’interrogatorio di garanzia “Gianni il rumeno” aveva risposto sommariamente alle domande del Gip, ammettendo di essersi recato nel locale già abbastanza ubriaco. Qui c’era la ventiseienne vittima che, secondo l’uomo, stava bevendo del vino. I due avrebbero parlato e bevuto assieme. Poi non ricorderebbe più nulla su cosa sia accaduto dopo. L’uomo, su indicazioni della vittima, fu trovato nel locale in mutande e con gli scarponi da lavoro calzati. Secondo il racconto della giovane barista, Gianni il rumeno avrebbe cominciato a farle delle avances e al repentino rifiuto avrebbe cercato di stuprarla all’interno del locale dove erano rimasti da soli, dopo che la titolare era andata via. La reiterata richiesta di un rapporto sessuale e l’ennesimo rifiuto avrebbero fatto perdere ancora di più la ragione all’uomo che, non riuscendo ad ottenere un rapporto sessuale, aveva preso a picchiare la donna procurandole traumi, contusioni e una micro frattura alla mandibola. La malcapitata aveva rintracciato la titolare che a sua volta avrebbe chiesto l’aiuto della polizia.

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