L’OSSERVAZIONE DAL BASSO……… DI DIRETTORE. LA CAMPAGNA ELETTORALE A POZZALLO E LA LIBERTA’ DI STAMPA. IL DISSENSO DI “CANTIERE POPOLARE”

In un tempo come il nostro, nel quale si lamenta che l’informazione spesso si riduce ad una macchina del fango, stupiscono alcune posizioni critiche assunte dal gruppo politico pozzallese “Cantiere Popolare” per Emanuele Pediliggieri sindaco” che fa capo ad Uccio Vindigni, il quale mi ha fatto pervenire una nota di dissenso circa l’uso dei comunicati stampa, facendo rilevare comportamenti della redazione non improntati alla deontologia professionale e all’oggettività
Mi dico stupito. Sì, perché ritengo che il quotidiano “radiortm.it”, ad oggi ritiene di aver sempre testimoniato una condotta improntata a serenità e rispetto del pluralismo politico, culturale, sociale e anche religioso. La questione: un redattore di testata che riceve un comunicato stampa può su di esso esercitare opinioni e critiche? Un redattore ha libertà di opinione e di critica? Secondo la costituzione sì! All’art 21 recita: “Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione. La stampa non può essere soggetta ad autorizzazione o censure”. Chiaramente la costituzione rileva anche che qualora l’opinione e la critica espressi vadano oltre i limiti consentiti dalla legge, scattano procedure giudiziarie a tutela delle persone che possono diventare oggetto di diffamazione.
Nelle redazioni di tutte le testate arrivano decine e decine di comunicati stampa, sulla cui “ufficialità” ci sarebbe da discutere. Non basta una carta intestata e una firma in calce a fare di un comunicato un “documento”, una fonte ufficiale . Oggi, infatti, chiunque potrebbe con una carta intestata e una firma far dire a “persone altre” cose che quella persona non ha mai detto né scritto. Ma questo è tutto un altro discorso, che ci porterebbe lontano e non è, poi, il caso del gruppo politico di Uccio Vindigni, che è ben noto e conosciuto nella città di Pozzallo per serietà di impegno e per esperienza politica più che quarantennale. Di fronte ad un comunicato stampa bisogna fare però una distinzione tra: “contenuto” ed “ermeneutica del contenuto”.
Il primo non è chiaramente modificabile né nello forma né nella sostanza e, oserei dire, neanche nella grammatica. Su questo il giornalista non ha alcun diritto di modifica. Del contenuto può prendere una parte, un periodo, l’inizio, la fine, secondo l’impostazione dell’articolo, ma non ne può modificare la struttura contenutistica, tant’è che si usa il virgolettato per indicare la provenienza.
Diverso è il discorso quando parliamo di ermeneutica del “comunicato stampa”. L’interpretazione mette in campo la soggettività del redattore, che è libero di esercitare il diritto di opinione, il suo pensiero, di fare le sue critiche. E le critiche diventano parte integrante dell’articolo ed appartengono a chi le opera e non al “comunicato in se stesso”. Che poi queste critiche e opinioni possano piacere o non piacere è un’altra cosa. Così come c’è la libertà di farle, c’è anche la libertà di non condividerle e, se ritenute in contrasto rispetto al comunicato stampa, di poterle replicare.
C’è poi da osservare che nel caso di “radiortm.it”, non esiste un padrone cui obbedire, un capo che la mattina si alza e gli dice questo va pubblicato e questo no, questo va criticato e questo no, questo va elogiato e questo va abbassato, questo comunicato va pubblicato tutto e quest’altro per metà. Questo non vuol dire che ci muoviamo nel qualunquismo, ma riteniamo che a tutti si debba dare spazio senza discriminazioni, senza mortificazioni ma riservandoci la libertà di opinione e di pensiero autonomi.
Se dovessimo addirittura rinunciare alla possibilità e libertà di opinione, il giornalismo on line si ridurrebbe ad una sorta di “cesso pubblico” dove ognuno butta il proprio comunicato stampa e un tecnico li inserisce in rete. Sarebbe veramente poco gratificante un “giornalismo solo di comunicati stampa”.
Che poi il commento al comunicato sia di un singolo redattore che vi appone la firma o della redazione come staff che opera in sinergia di intenti questo poco importa, almeno per noi.
Il nostro quotidiano on line è seguito non perché fa inchieste d’assalto, scoop particolari, gossip su personaggi politici, inchieste giudiziarie(queste le lasciamo alla magistratura), processi on line con stratagemmi insinuanti sospetti per attrarre l’attenzione, ma perché offre un’informazione che è racconto sereno dei fatti affidato alla possibilità di opinione sia della redazione che dei lettori, che ne possono fare oggetto di valutazione. Circa il commento della redazione sul comunicato inviatoci da Uccio Vindigni – Cantiere Popolare per Emanuele Pediliggieri sindaco, ci è stato detto che la nostra obiettività è carente. Carente perché?. Perché il Padrone del quotidiano ha chiamato al telefono il redattore per dirgli di criticare il gruppo politico di Uccio Vindigni a favore di Roberto Ammatuna, o perché ha osato esprimere una opinione? La risposta è per noi scontata! E poi che un quotidiano on line dica che la campagna elettorale deve fondarsi sui programmi e non sulle delegittimazioni reciproche dei politici è un’offesa o un invito costruttivo ad innalzare il livello della politica? Per quale ragione dovrebbe essere una difesa di un candidato sindaco a danno di un altro candidato sindaco? Potrebbero pure sussistere delle simpatie, ma queste non potrebbero mai portare a “modificare artatamente un comunicato stampa”. Esprimere critiche e opinioni sì, ma la modifica di un comunicato mai, perché il contenuto appartiene all’estensore. Ciò, in questa redazione, non è mai avvenuta, non avviene e non avverrà mai. E chiudo facendo presente che i principi ai quali si ispira la redazione di “radiortm.it” , almeno come tensione ideale, sono due.
Il primo è il “principio del rispetto”. I nostri commenti editoriali e redazionali sono liberi da “allergie politiche”, e si sforzano di non perdere di vista la dignità della persona, ma anche di un gruppo politico, di un’Istituzione, di un ente associativo. Il rispetto va salvaguardato anche quando le cose scritte non sono condivisibili e tali da suscitare osservazioni critiche. La dignità è dignità senza “se” e senza “ma”
E vado ad un secondo principio: “il principio dell’onestà intellettuale”. Quando esprimiamo osservazioni e commenti crediamo che bisogna essere onesti, Attenzione, essere onesti intellettualmente non significa rinunciare al proprio punto di osservazione o evitare di prendere una posizione , ma ammettere che la verità non sta mai solo da una parte e che solo quando si ammette la verità che è nell’altro anche la propria potrà essere accettata. Chi pensa che nel proprio commento critico sia contenuta la verità tutta intera e pertanto arriva a difendere perfino l’indefendibile, non potrà esserci più dialogo e allora la reazione fisiologica sarà la caduta nell’insulto e nella mancanza di rispetto.
Ci dispiace che il gruppo “Cantiere Popolare per Emanuele Pediliggieri sindaco” abbia pensato ad una “difesa d’ufficio dell’on. Roberto Ammatuna da parte della redazione per il solo fatto di aver auspicato, in una Italia dove spesso la grande stampa ci ha abituati a considerare l’informazione un annientamento della persona che la pensa diversamente, che “una buona campagna elettorale” si fa sui programmi e non sulla delegittimazione dell’avversario.

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