Gli Orti Sociali diventano oggetto di scontro a Modica tra Cittadini Liberi e Caritas

Gli orti sociali di Via Fontana sono diventati altro elemento di polemica in città. Cittadini Liberi, attraverso Giorgio Iabichella, ritiene quest’opera inquadrata nel progetto complessivo di dotazione (definito “Crisci ranni”), nei quartieri della Città, di aree di aggregazione, “ma della quale non vi è traccia sui luoghi, o meglio c’è solo un indizio”. “Se andate a visitare gli “orti sociali” – accusa – vi ritroverete a dover cercare (in mezzo alle sterpaglie magari) qualcosa che esiste sulla carta ma che non si vede sui luoghi. Non vedrete, difatti, nessun albero piantumato, se non due alberelli , ancora all’interno del proprio vaso, probabilmente utilizzati per fissare il nastro rosso utile all’inaugurazione, ed a terra e’ stata tracciata un ellisse di sabbia, mal costipata, ad indicare la forma”. La Caritas reagisce. Gli orti – dice – sono inseriti nel più ampio progetto “Crisci Ranni” che da due anni ormai sta tentando di riqualificare un’area pubblica, quella denominata Padre Basile alla Fontana, altrimenti destinata al degrado. Il progetto “Crisci Ranni” è finanziato dalla Caritas Italiana con i fondi 8/1000 della Chiesa Cattolica ed è stato affidato dalla Caritas diocesana di Noto, il cui presidente è il Vescovo, alla Cooperativa Don Giuseppe Puglisi che cofinanzia il progetto con propri fondi”. Gli orti sociali sono nati dalla collaborazione con il Dipartimento di Salute Mentale dell’Asp che da cinque anni ormai tra le altre esperienze riabilitative a valenza lavorativa, ha realizzato il gruppo “Orto biologico”: utenti ed operatori che coltivano un appezzamento di terreno messo a disposizione dalla Comunità Ecclesiale, per poi vendere informalmente i prodotti orticoli. Nell’area il DSM ha già realizzato un orto aromatico in bella evidenza. “Contrariamente a quanto affermato da Iabichella – aggiunge la Caritas – non sono stati realizzati con fondi comunali ma con i fondi del progetto stesso e dei tanti benefattori che credono in quest’iniziativa. Altro elemento è che la pista di atletica e i due campi di bocce sono stati realizzati nel weekend del cosiddetto “ciclone mediterraneo” che ha investito la nostra zona e nonostante tutto hanno resistito alle intemperie e si stanno definendo quindi solo ora i contorni di quella che Iabichella chiama uno po’ frettolosamente “ellisse di sabbia mal costipata”.

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