Giovanni Iacono (IDV Ragusa) :”rispetto ai comportamenti dei vertici di un Pd sempre più potente e sempre meno credibile, Italia dei Valori deve costruire percorsi nuovi e alternativi “

Il Coordinamento provinciale di Italia dei Valori Ragusa ha analizzato nel corso dell’ultima riunione la situazione delle elezioni amministrative e il quadro politico provinciale ed esprimendosi all’unanimità ritiene che : “L’ammucchiata di Pozzallo con l’acclarato patto tra PD e PDL che segue tra l’altro quella richiesta ufficialmente avanzata (poi venuta meno perché la provincia è stata commissariata) del Pd di entrare in maggioranza alla Provincia in caso di proroga sono solo la punta dell’iceberg di questo mutamento genetico che il Partito Democratico ha voluto compiere a Palermo, Roma, Ragusa. Prendiamo purtroppo atto che il Partito Democratico invece di costruire responsabilmente, come maggior partito del centrosinistra, una alternativa al centro destra va a fare patti ed alleanze con coloro che fino ad oggi hanno mal-governato la Sicilia e il paese riducendolo alle condizioni economiche e sociali che stiamo drammaticamente vivendo. Tutto ciò è ancora più grave a fronte dello stato comatoso nel quale si trova, oggi,. il Popolo della Libertà che non è in grado non solo di celebrare, dopo anni dalla sua costituzione, il suo annunciato e propagandato “primo” congresso provinciale ma non è nemmeno in grado di esprimere candidati Sindaci alla guida delle città riducendosi ad una “torre di babele” dove ognuno inaugura movimenti ad usum delphini e agisce in funzione di ri-assestamenti personali e di corrente”. Giovanni Iacono, vice coordinatore regionale di IdV e coord. Provinciale ha dichiarato che :”il comportamento dei dirigenti del PD e la loro rinuncia a contribuire alla creazione di una alternativa in Provincia e in Sicilia è un fatto politico grave perché il Paese avrebbe avuto bisogno, per l’alternativa, di un PD forte e credibile e invece si ritrova un PD più potente ma per nulla credibile e Italia dei Valori, partito giovane post-ideologico che in Europa è elemento fondamentale del gruppo liberaldemocratico deve aprire una fase di riflessione e valutazione su percorsi nuovi e alternativi a cominciare, soprattutto, dalla Sicilia.”

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